Aumentano i ricoveri per Covid in Italia. Il bollettino settimanale del ministero della Salute mostra che il tasso di occupazione in area medica relativo al 6 dicembre è del 10,7% (6.668 ricoverati), rispetto al 9,2% (5.741 ricoverati) del 29 novembre. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è pari al 2,5% (219 ricoverati), rispetto all’1,9% (170 ricoverati). Nella settimana 30 novembre-6 dicembre si sono registrati 59.498 nuovi casi di positività, con una variazione di +14,% rispetto alla settimana precedente (52.177), e 307 morti, il 5,5% in più rispetto alla settimana precedente (291). Sono stati effettuati 284.806 tamponi, in aumento del 2,5% rispetto alla settimana precedente (277.938). Il tasso di positività sale al 20,9%, con un +2,1%.
Il direttore generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia, ha spiegato che le Regioni “stanno organizzando in tutta Italia Open day e altre misure organizzative per facilitare l’accesso dei cittadini alla vaccinazione senza alcuna prenotazione. Questa sinergia Ministero-Regioni è la strada virtuosa per proteggere i fragili, che in questa fase sono le persone che maggiormente rischiano di sviluppare forme gravi della malattia”. La nuova campagna vaccinale sta andando estremamente a rilento anche perché l’approvvigionamento procede con il contagocce: sono state somministrate poco più di 1 milione di dosi e i tassi di vaccinazione anti-Covid negli over 60, e in particolare negli over 80, “rimangono molto bassi a livello nazionale e prossimi allo zero in quasi tutte le Regioni del Sud”, come ha rilevato il Gimbe.
L’assessorato alla Salute della Regione Sicilia ha lanciato giovedì un appello alla popolazione perché si protegga dal Covid con i vaccini aggiornati per le nuove varianti. “L’attuale incremento dei posti letto occupati, specialmente in area medica – ha detto l’assessore Giovanna Volo – conferma che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple l’infezione da Sars-CoV-2 può aggravare lo stato di salute, richiedendo spesso l’ospedalizzazione perché peggiora la prognosi delle malattie concomitanti. Così come, con l’abbassamento delle temperature che favorisce l’attecchimento dei virus, abbiamo preso l’abitudine di proteggerci con il vaccino dalle influenze stagionali, è importante fare lo stesso con il Covid. Vaccinarsi è un atto d’amore verso se stessi e verso i propri cari”.