È stato arrestato il sesto e ultimo scafista del barcone carico di migranti che naufragò, il 26 febbraio scorso, sulla spiaggia di Steccato di Cutro provocando la morte di 94 persone, dei quali 35 minorenni. La Squadra mobile e la Guardia di finanza di Crotone ritengono di aver completato a livello investigativo il quadro delle responsabilità. Il presunto scafista è già detenuto nel carcere di Lecce perché coinvolta nell’operazione “Astrolabio”, condotta nel gennaio del 2022 dal Gico della Guardia di finanza della città pugliese.
All’uomo, di nazionalità siriana, è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Crotone nella quale gli vengono contestati i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Uno degli scafisti, di nazionalità turca, fu fermato nell’immediatezza del naufragio, mentre un secondo, anch’egli turco, fu arrestato successivamente in Austria. Altri tre scafisti, due pachistani ed un altro turco, sono stati bloccati nel prosieguo delle indagini. All’identificazione del sesto scafista gli investigatori sono giunti, oltre che sulla base di alcune acquisizioni probatorie, attraverso il suo riconoscimento da parte di alcuni dei migranti sopravvissuti.