Presentata come concept al Salone di Tokyo dello scorso mese, la nuova Suzuki Swift è pronta a essere lanciata sul mercato, anche europeo nel 2024. La quarta generazione della cinque porte giapponese – che a oggi conta vendite globali per oltre 9 milioni di unità – ha subito una ristilizzazione che ha coinvolto l’estetica sia degli interni che degli esterni, e la sostanza di ciò che c’è sotto al cofano.
Suzuki porta il design della Swift a un nuovo livello, mantenendo le linee già conosciute ma rendendole più “rotonde”. Il muso è caratterizzato dalla calandra a griglia nera e dai fari a led a forma di L, mentre lateralmente le forme sono più marcate. Anche il posteriore presenta linee bombate, fari a led tridimensionali rispetto agli anteriori e un ampio paraurti. Nelle dimensioni invece non cambia poi tanto, soprattutto restano invariati larghezza e passo.
Passando agli interni, l’abitacolo pare essere rimasto spazioso, al centro della plancia spicca il touchscreen rettangolare da 9 pollici per l’infotainment e sotto i comandi leggermente angolari, a beneficio di guidatore. L’infotainment supporta Android Auto e Apple Car Play, con connettività sia via wifi che porta USB; ci sono poi il riconoscimento vocale e la riproduzione audio tramite Bluetooth.
Sulla “quarta” Swift è nuovo il motore a benzina 3 cilindri 1.2, con 83 CV di potenza e coppia massima portata a 112 Nm: il nuovo benzina è proposto in abbinamento al mild hybrid a 12 volt, che trasforma l’energia cinetica generata in fase di decelerazione e la immagazzina nel pacco batterie, per poi utilizzarla per supportare il motore nelle fasi di accelerazione, andando a incidere in questo modo sia sui consumi che sulle emissioni.
Sulla cinque porte sarà presente l’Allgrip Auto, il sistema di trazione integrale automatica che interviene se le ruote anteriori perdono trazione, trasferendo la coppia a quelle posteriori.
Quanto alla sicurezza a bordo, il sistema di ADAS prevede l’anti-collisione con il sensore che riconosce pedoni, ciclisti e auto che precedono, e ne calcola la distanza di sicurezza. In caso di pericolo, segnalato da avvisi sonori e visivi, il sistema fa intervenire anche una frenata d’emergenza se insufficiente quella del guidatore a evitare l’impatto.
Non mancano poi il mantenimento di corsia, che entra in funzione con il cruise control (adattivo), e il sistema che monitora lo stato del guidatore attraverso gli occhi e il viso e, se rileva stanchezza, fa partire un allarme sonoro e un avviso sul display; oltre a questi, anche il riconoscimento della segnaletica stradale, il Blind Spot Monitor e l’assistente alla guida per il parcheggio in retro.