Apro Netflix dopo una bella cenetta solitaria e inizio a godermi una delle più belle puntate di Star Trek, scritta da Theodore Sturgeon, quella in qui il capitano Kirk e i suoi fantastici colleghi di esplorazione spaziale finiscono su un pianeta idilliaco dove si materializzano i desideri inconsci di tutti, sono proprio sul più bello quando Kirk inizia a scazzottarsi con un suo vecchio compagno di Accademia odiatissimo, e subisco un cozzo interruttivo: mi chiama il mio amico Nicola Gelo, il compositore di molte colonne sonore dei miei film. Metto in pausa la visione e Nicola mi dice quanto segue: “Ricky, devo partecipare alla trasmissione We Have A Dream di Red Ronnie, ho bisogno che tu mi faccia subito un video di accompagnamento per il mio brano Cose preziose, video che manderanno in onda domani sera durante il collegamento, esci fuori sul balcone di casa tua e fai quelle bellissime immagini poetiche di alberi e passanti, grazie”. Come rifiutare un regalo al mio compositore personale? Eseguo e faccio il video.
Certo, bisogna dire che verso Red Ronnie ho dei pensieri contrastanti, adoro molte delle sue interviste, una fra tutte, quella ad Andrea Pazienza, ma ho anche delle forti perplessità riguardo alla sua impostazione mentale, soprattutto legata al periodo pandemico (voi sapete che io sono un buroniano convinto e che sogno di dormire insieme a Roberto per accarezzarlo tutta la notte e ringraziarlo per la sua presenza televisiva rassicurante e informativo-didattica), nonostante queste perplessità, non posso non riconoscere l’attenzione che Red Ronnie dedica ad artisti di talento poco conosciuti, questo mi sembra un motivo sufficiente per non vergognarmi della mia presenza, sottoforma di video, a una sua trasmissione.
Conosco Nicola Gelo da molti anni, lo apprezzo come essere umano e come musicista, mi ha sempre donato le sue improvvisazioni al pianoforte senza chiedermi nulla in cambio, la sua vita è puro dono disinteressato, ha una sensibilità profonda, si sa relazionare al magico mondo dell’infanzia con infinita tenerezza e spirito pedagogico mai banale, e quindi vedere un riflettore acceso sul suo bel volto pulito, sui suoi grandi occhi buoni e comprensivi, non può che farmi piacere, sia come amico e sia come amante della sua musica delicata e suggestiva.
Red Ronnie, va riconosciuto, ha una bella voce accogliente, tocca le corde giuste della sensibilità di chi intervista, senti in lui una vera curiosità artistica, non confinata al cosiddetto mainstream, sempre alla ricerca di nuovi talenti e questa è una cosa bellissima che gli fa onore. Red Ronnie riesce ad entrare nell’intimità di chi intervista, senza essere invadente ma solo dolcemente invasivo. Nicola si mostra per quello che è, senza veli, innocente e puro, senza malizia, e alla fine del collegamento entra in campo anche la sua dolce sposa, Claudia. L’effetto è dirompente, finalmente un artista che non si dà delle arie, consapevole del proprio valore, ma con garbo e umiltà, un cantautore che crea piccoli gioielli compositivi, con una voce calda e nello stesso tempo lieve, una vera boccata d’ossigeno per gli ascoltatori del programma che va in onda sul canale di Red Ronnie. Sono quindi fiero del mio piccolo contributo.
La puntata di Star Trek ho finito di vederla qualche giorno dopo, insieme a mia mamma e mio fratello, c’è un finale felice, Kirk resta qualche giorno sul pianeta idilliaco a fare l’amore con una sua fiamma del passato e torna sull’astronave Enterprise sereno, molto sereno, solo Spock resta a digiuno, confinato nella sua logica vulcaniana e tutto l’equipaggio ride di lui con tenerezza. Ecco due parole che si legano a Nicola Gelo: tenerezza e felicità. Non è stato un caso che mi abbia interrotto proprio mentre stavo guardando quella puntata di Star Trek.
Ovviamente, se avessi il Covid mi farei curare da Roberto Burioni e non da Red Ronnie, su questo non ci piove, ma se ho voglia di scoprire nuovi talenti so che posso contare su We Have A Dream di Red Ronnie, e anche su questo non ci piove. Nicola Gelo, tutto l’opposto del suo cognome, chi vuole scaldarsi al suono delle sue canzoni può farlo alla fine di questo scritto, dove metterò il link al mio video improvvisato dal balcone e vi aggiungo anche il link alla puntata di Red Ronnie. Che dire? Chi ama la vita ha sempre bisogno di aria fresca e Nicola ci aiuta a respirare con le sue canzoni. Ci ricorda che l’infanzia è sempre con noi, vive sotto la cenere degli affanni quotidiani, tutti noi abbiamo tante cose preziose legate a quel periodo, solo che abbiamo smesso di ascoltarle, fingendoci adulti.