“Crawly possessed”, il nuovo folle trend su Tik Tok: “Siamo una setta”. Ecco perché gruppi di ragazzi gattonano per i centri commerciali
L’inquietante tendenza è partita dalla Polonia, ha raggiunto anche il Regno Unito e adesso è virale sul web. E la pagina ufficiale del movimento sulla piattaforma cinese conta più di 400.000 follower
Su TikTok sta impazzando una nuova (folle) moda. Niente coreografie o singolari vendette contro i partner. Questa volta, a dettare le tendenze e diventare virali sul web sono gruppi di ragazzi che, in squadre ordinate, si spostano gattonando per i negozi dei centri commerciali. “Entra nella nostra setta”, è la biografia del profilo “Crawly Possessed” (dal nome del movimento), sul social cinese. Un vero e proprio culto, con più di 400.000 seguaci. Cominciato a Varsavia, come riporta The Tab, il trend si sta velocemente spostando nel Regno Unito, assumendo dimensioni sempre maggiori.
E infatti, è possibile entrare a far parte anche di un server Discord e di un canale Telegram ufficiale. “Siamo una setta, distruggi i tuoi limiti, protesta contro la società, diventa ossessionato da noi”, l’ambigua descrizione della chat. Attraverso un link, poi, è possibile effettuare anche delle donazioni per supportare una causa non molto ben definita. E non è tutto. Perché, se da una parte i Crawly Possessed si impegnano a reclutare follower sui social, dall’altra organizzano eventi che chiamano ‘raid’: “Le nostre incursioni sono energia pura. L’ansia sociale sta lontana da noi. L’abbiamo uccisa, una volta per tutte. Così come i nostri nemici. Viviamo insieme, nel culto insieme”. E ci tengono anche a dare un avvertimento, comunicato attraverso Telegram: “Presto arriverà qualcosa che non avete mai visto prima”.
La nuova tendenza ha suscitato le reazioni di diversi utenti che, sotto i video pubblicati dalla pagina ufficiale del movimento, hanno commentato in maniera ironica, imbarazzata o contrariata. “Diventano sempre di più”, “La gang si è triplicata”, hanno scherzato alcuni; “Solo una domanda, perché?”, hanno sentenziato altri. Fino ad arrivare a chi, a metà tra il serio e il faceto, ha scritto: “La libertà è una cosa folle”.