“Signor Presidente, Eccellenze, ho scritto al Consiglio di Sicurezza invocando l’articolo 99, perché siamo al punto di rottura. Esiste il rischio elevato di un collasso totale del sistema di sostegno umanitario a Gaza, che avrebbe conseguenze devastanti”, le parole del segretario generale dell’Onu Guterres. L’articolo 99 della Carta dell’Onu è considerato lo strumento diplomatico più potente per portare all’attenzione qualsiasi questione che possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

Guterres ha poi aggiunto: “Siamo tutti consapevoli che Israele ha iniziato le sue operazioni militari in risposta ai brutali attacchi terroristici scatenati da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi il 7 ottobre. Condanno senza riserve questi attacchi e sono sconvolto dalle notizie di violenza sessuale. Non esiste alcuna giustificazione possibile per aver ucciso deliberatamente circa 1.200 persone, tra cui 33 bambini, ferendone altre migliaia e prendendo centinaia di ostaggi. Gli ostaggi sono ancora tenuti prigionieri e chiediamo il loro rilascio immediato e incondizionato. Allo stesso tempo, la brutalità perpetrata da Hamas non potrà mai giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”.

Il vice ambasciatore Usa Robert Wood ha giustificato così la decisione di porre il veto: “Mentre gli Stati Uniti sostengono fermamente una pace duratura in cui sia israeliani che palestinesi possano vivere in pace e sicurezza, non sosteniamo le richieste di un cessate il fuoco immediato. Ciò non farebbe altro che gettare i semi per la prossima guerra perché Hamas non ha alcun desiderio di vedere una pace duratura, di vedere una soluzione a due Stati”.

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