Ci sono diverse sorprese nella top ten dei libri più venduti nei primi undici mesi del 2023 pubblicata da AIE, l’Associazione Italiana Editori, durante il festival Più libri più liberi
Il libro più letto nel 2023? Spare – Il minore, l’autobiografia del principe Harry. Vannacci supera la Murgia. La D’Adamo davanti a Manzini. E Le Otto montagne continua a vendere a palate. Ci sono diverse sorprese nella top ten dei libri più venduti nei primi undici mesi del 2023 pubblicata da AIE, l’Associazione Italiana Editori, durante il festival Più libri più liberi. Al primo posto troviamo proprio Spare. Il libro evento che Mondadori ha rilasciato a gennaio 2023 e che in poche settimane ha bruciato ogni possibile concorrente a venire. Non era difficile puntare su Spare e sulla solitudine del principe Harry che ha mollato i reali inglesi come mai accaduto nella storia.
Al secondo posto non poteva che affermarsi lo young adult, qui in una veste più romantico sognatrice del solito, ovvero Dammi mille baci di Tillie Cole, pubblicato da Always Publishing – la casa editrice di Alessandra Friuli e Simona Natale che si dedica alla letteratura femminile, distribuita comunque dal colosso Messaggerie -, libro però uscito nientemeno che nel giugno del 2018. Al terzo posto un’altra uscita di gennaio 2023: La portalettere di Francesca Giannone che ha come editore Nord del gruppo Gems. Al quarto posto il cannibale sempreverde Niccolò Ammaniti che con La vita intima (Einaudi) sposta l’attenzione su una letteratura un filino più ricercata e rigorosa. Al quinto posto, volenti o nolenti, c’è però il vero caso dell’anno. Si tratta de Il mondo al contrario del generale Roberto Vannacci. Intanto si tratta di un volume autopubblicato e che quindi si è affermato ovunque saltando tutta la trafila moloch della produzione/distribuzione italiana e che, solo con la pubblicità (in)volontaria dei media sui controversi punti di vista dell’autore su tematiche etiche, ha macinato copie su copie tanto da surclassare, relegandolo al sesto posto, proprio sullo stesso terreno delle “idee”, quel Tre ciotole della defunta Michela Murgia uscita con Mondadori nel maggio 2023. Ricordiamo che il libro di Vannacci è uscito in pieno agosto quindi c’è caso che lo ritroveremo ai piani alti anche nella classifica del 2024.
Al settimo posto ecco il Premio Strega 2023, Come d’aria di Ada D’Adamo pubblicato dell’indipendente Elliot, uscito a gennaio 2023. Antonio Manzini segue con ELP (Sellerio), uscito a giugno 2023; mentre al nono posto continua ad essere venduto come se fosse uscito ieri Le otto montagne di Paolo Cognetti, quando invece il romanzo rivelazione che ha riportato in auge lo sfondo ambientale della montagna è uscito nientemeno che nell’ottobre 2018. A chiudere la classifica Due cuori in affitto di Felicia Kingsley (Newton Compton), la 35enne scrittrice modenese che si ispira all’allegra disinvoltura dei libri della Kinsella, libro oggi un supereconomica, uscito già nel 2022.
A concludere qualche dato su case editrici e librerie nel 2023 emersi dal tradizionale convegno in collaborazione con Nielsen BookScan. Le vendite hanno avuto un aumento dello 0,3% in termini di cassa ma meno 1,3% in numero di copie vendute. La quota dei piccoli e medi editori si attesta al 50,1% (valore analogo a quello dell’anno precedente, 50,2%), dato lievemente superiore ai dati che tradizionalmente si registrano nei 12 mesi, quando per effetto delle vendite natalizie di best-seller la quota di mercato dei grandi gruppi cresce di alcuni decimi di percentuale. Le percentuali si quantificano così nel dettaglio: vendite per 1.283 milioni di euro pari a 85,7 milioni di copie suddivisi tra piccoli editori – 352 milioni di euro, crescita del 4,1% – rispetto l’anno precedente; medi editori fuori dai grandi gruppi con 259,2 milioni di euro (in calo del 5,5%) e grandi gruppi editoriali (Mondadori, Gems, Feltrinelli e Giunti) con vendite pari a 609,8 milioni di euro, in crescita dello 0,5%. Infine c’è un piccolo sussulto delle librerie fisiche – dal 53,4% del 2022 al 54,5% – mentre l’e-commerce cala di quasi un 1%, dal 41,9% al 40,6%.