Uno show coinvolgente, caldo come un abbraccio e ricco di costumi, colori, visual, ballerini con Laura in grandissima forma pronta a festeggiare 30 anni di carriera con le sue hit ma con un occhio all'attualità più stretta. Il tour terminerà ad aprile 2024, poi si apriranno altre strade lavorative e c'è già chi sussurra di un suo ruolo al comando del Festival di Sanremo 2025
Reduce dal riconoscimento come Latin Recording Academy Person Of The Year 2023, Laura Pausini, l’artista italiana più amata ed ascoltata nel mondo, è tornata dopo cinque anni con un tour mondiale. L’artista, ieri sera, ha debuttato nella “sua” Rimini allo Stadium per più di due ore di musica con una una scaletta impeccabile di 37 canzoni, di cui 15 racchiuse in 4 medley. Uno show coinvolgente, caldo come un abbraccio e ricco di costumi, colori, visual, ballerini con Laura in grandissima forma pronta a festeggiare 30 anni di carriera con le sue hit, ma con un occhio sempre attento alla più stretta attualità come l’ambientalismo (“Sorella Terra”), contro il femminicidio (“Io sì -Seen”) con una coreografia ad hoc che si chiude simbolicamente con il gesto universale per chiedere aiuto, non manca la bandiera dell’orgoglio LGBTQ+ sulle note di “Simili”.
L’apertura è dedicata a “Il primo passo sulla luna” con effetti speciali a riprodurre lo sbarco sulla luna con i ballerini vestiti da astronauti. Poi “Durare” vede l’artista sospesa in aria – con un artificio scenico spettacolare – in mezzo ad una notte stellata. La direzione artistica è affidata, nuovamente, a Luca Tommassini. Sulle note di “In assenza di te”, un ballerino si esibisce con il Bolero di Ravel. Per il bis ancora “Il primo passo sulla luna” con l’artista che indossa un accappatoio impreziosito da frange di Swarovski, e sullo schermo il messaggio: “Sono passata per essere presente nel tuo futuro”. In chiusura l’immancabile storico mantra, “Fate l’amore stanotte!” tra laser e coriandoli.
“Iniziare questo tour dall’Emilia Romagna, da casa mia, – ha detto la Pausini – ha un significato speciale ovviamente per tutte le cose che sono successe quest’anno, ma anche perché quando parto, ho bisogno di una pila che funzioni per tanto tempo e questa pila per me ce l’ha solo l’Emilia Romagna. Questo concerto è iniziato con una parola, ‘sogno’, ne avete vissuti tanti con me. Voglio festeggiare questo concerto con voi, voglio fare un viaggio dentro i nostri 30 anni di musica insieme, non sono i 30 anni di Laura, sono i nostri 30 anni. Chi mi segue sa, come mio popolo fedele come avete detto prima, che non vi ho mai nascosto nulla di me, nelle mie canzoni, nelle mie parole e lo farò anche questa sera. Nelle prime 5 o 6 file so i nomi e cognomi, chi c’è da 30 anni io non lo tradisco, perché io non mi sono mai sentita tradita. Allora voglio farvi entrare il più possibile nella mia voce, mia testa, miei ricordi, entreremo attraverso canzoni, video e storie, dentro quello che ho vissuto”.
Poi un piccolo fuori programma: “A mezza sala ho visto che c’è il ragazzo che ha interpretato mio figlio nel mio docufilm ‘Piacere di conoscerti’, era disperato perché era biondo e l’ho fatto tingere perché non immaginavo di avere un figlio maschio biondo. Si chiama Luca Lorenzi, in realtà”. La cantante ha fatto salire sul palco l’attore: “Molte persone che sono qui stasera hanno visto il nostro film. – ha spiegato l’artista -. Lui ha interpretato il figlio maschio che pensavo di avere perché questo film per chi non l’ha visto racconta cosa sarebbe successo se non avessi vinto stasera, c’è una sliding door… Da piccola non pensavo di diventar famosa, avevo altri sogni e progetti, di fare cantante di piano bar, architetto, ceramiche. Ci sono anche dei miei compagni di classe qui. Chi mi conosce da vicino sa che quel film racconta delle verità. Io pensavo di avere un figlio come te. Essendo di Rimini gli abbiamo dovuto insegnare un po’ la cadenza di Solarolo, ma sei stato bravissimo”.
“Tutti gli artisti che ho coinvolto (Luca Tommassini, Fabio Novembre, Paolo Carta, Francesco De Cave e Susanna Ausoni) mi hanno aiutata in questo progetto ambizioso e unico, – ha concluso – che aveva per me come sempre l’obbiettivo di unire tutte le forze possibili per creare qualcosa che restituisse al mio pubblico tutto il sostegno che mi ha resa quella che sono”.
Il tour proseguirà in Italia fino a fine gennaio quando sbarcherà al Forum di Assago a Milano (17-18-23-24 gennaio), poi ci sarà la parte europea al via il 27 gennaio da Madrid, poi sarà la volta del Sud America dal 23 febbraio da Monticello in Cile, per poi chiudersi negli Stati Uniti il 6 aprile al Madison Square Garden di New York.
Poi si apriranno altre strade lavorative per Laura che già, durante la presentazione dell’ultimo disco “Anime Parallele”, aveva accennato a progetti ancora top secret. Ma c’è chi sussurra che potrebbe essere lei a raccogliere l’eredità della direzione artistica e conduzione di Amadeus per il Festival di Sanremo 2025. Sarebbe un bel messaggio, oggi più che mai, considerando che in 70 anni di storia della manifestazione musicale più importante d’Italia – come riportato dallo studio realizzato da Equaly (prima realtà italiana a occuparsi della parità di genere all’interno del music business) – solo sei donne hanno calcato il palco dell’Ariston con in mano il comando della kermesse. Che sia arrivato il momento giusto?
LA SCALETTA 1. Il primo passo sulla luna 2. Durare 3. Un buon inizio 4. Medley rock: Tutte le volte, Frasi a metà, Io canto, Un’emergenza d’amore 5. Medley personale: Celeste, Il nostro amore quotidiano, Davanti a noi 6. Resta in ascolto 7. Anime parallele 8. Tra te e il mare 9. Come se non fosse stato mai amore 10. Primavera in anticipo 11. Scatola 12. E ritorno da te 13. Medley 2000: Limpido, Surrender, Con la musica alla radio 14. Medley romantico: canzone a sorpresa diversa per ogni venue ieri sera è stata scelta “Però” da ‘Anime Parallele’, Non è detto, Lato destro del cuore, Non ho mai smesso, In assenza di te 15. Benvenuto 16. Simili 17. Le cose che vivi 18. Io sì 19. Vivimi 20. Sorella terra 21. Zero 22. Invece no 23. Incancellabile 24. Strani amori 25. La solitudine Bis 26. Il primo passo sulla luna