Un taglio di 15 milioni l’anno, per tre anni, ai fondi per l’accoglienza dei migranti e dei minori stranieri non accompagnati. E un dimezzamento del tesoretto per le modifiche parlamentari, che nel 2024 passa da 100 a 50 milioni. Il governo ha trovato così le risorse per aumentare di 100 milioni la dote per il comparto sicurezza con l’emendamento alla manovra depositato giovedì in Senato. È la nuova pietra dello scandalo che accende gli attacchi delle opposizioni, dopo le polemiche per i rinvii e gli emendamenti in ritardo. Il Pd parla di governo in tilt e rischio di esercizio provvisorio. Dopo settimane di “melina” e riunioni per cercare un’intesa sulle priorità cui destinare proprio il tesoretto da 100 milioni l’anno per le Camere, ora si scopre che è stato dimezzato. E anche se il relatore di FI Dario Damiani promette che le risorse saranno ripristinate, il M5S avverte che da ora in avanti esclude qualsiasi “condivisione” del percorso.
L’emendamento, uno dei quattro presentati finora dal governo, prevede un fondo da 32 milioni per il biennio 2024-2025 e 42 milioni di euro annui dal 2026 per l’incremento delle risorse destinate ai trattamenti economici accessori del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. E risorse per 38,3 milioni di euro annui dal 2024 al 2026 al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo dei vigili del fuoco per la stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa. Soldi presi appunto dal fondo migranti, oltre che da risorse dei ministeri dell’Economia, della Giustizia, dell’Interno, delle Infrastrutture e della Difesa (30 milioni nel 2024 e 35 a decorrere dal 2025). Pure il tesoretto per le modifiche parlamentari (che il testo base della manovra aumentava in modo strutturale di 100 milioni l’anno) non viene ridotto solo per il prossimo anno ma anche per quelli a venire, con una sforbiciata di circa 48 milioni nel 2025 e 2026 e di circa 25 milioni a decorrere dal 2027.
“Imbarazzante, indecente e immorale”, il commento di Marco Grimaldi, vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. “Giorgia Meloni raschia il barile: toglie aria all’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati. Siamo dentro un quadro di politiche xenofobe molto pericolose anche per la tenuta sociale”.