Rimane sempre molto elevato e attuale, negli Stati Uniti, l’interesse istituzionale verso il fenomeno UFO/UAP (fenomeni aerei non identificati, ndr). In particolare, è da segnalare il fatto che nell’ambiente istituzionale le acque rimangano sempre molto agitate intorno al tema, nonostante le crisi internazionali e i pericolosissimi scenari di guerra in atto. L’elemento che in questi ultimi mesi ha introdotto la più grande agitazione è il cosiddetto “Emendamento Schumer”, dal nome del proponente, il leader di maggioranza democratica al Senato, che nella gerarchia istituzionale statunitense è il numero tre dopo il presidente e il vice presidente.

Il senatore Chuck Schumer ha presentato un corposo emendamento alla legge di autorizzazione per le attività militari del 2024 (NDAA24) che conteneva diverse misure di grande rilevanza finalizzate a portare alla luce del sole le attività che vengono svolte sugli UFO/UAP, in particolare quelle che verrebbero svolte illegalmente, eludendo la supervisione del Congresso. Di queste misure quella di gran lunga più importante è quella che colpisce al cuore il maggiore ostacolo alla trasparenza: la classificazione delle informazioni sugli UFO/UAP.

L’emendamento prevede che tutte le nuove informazioni raccolte rechino la “presunzione di non classificazione” (che è il contrario di quanto avviene adesso) e che venga istituita una commissione di almeno nove membri, che risponde direttamente al Presidente Usa, tenuta a esaminare e declassificare tutti i documenti UFO/UAP in possesso del governo. La seconda di queste importanti misure assegna al governo Usa il potere di espropriazione (“eminent domain”) per il bene collettivo di tutti i materiali fisici e biologici attinenti a o derivanti da UFO/UAP che si trovino in possesso a qualsiasi titolo di privati.

Proprio contro questa attribuzione dell’eminent domain sui materiali/reperti biologici provenienti da UFO/UAP si è sviluppata al Congresso una significativa resistenza da parte di alcuni esponenti repubblicani di spicco. Questa resistenza è significativa perché dimostra chiaramente come questa norma vada a toccare interessi concreti. Detto in soldoni, tale resistenza conferma a mio parere che il governo Usa ha effettivamente distribuito materiali sia fisici che – si noti – biologici derivanti da UFO/UAP a ditte del settore militare, e che tali ditte ne traggono concreti profitti. Chi avesse dubbi su questa ultima affermazione dovrebbe chiedersi allora il perché di questo rifiuto. Non è un caso – io credo – che gli esponenti repubblicani che si stanno opponendo all’emendamento abbiano ricevuto consistenti finanziamenti per le loro campagne elettorali da ditte del settore aerospaziale.

Il duello istituzionale si sta svolgendo proprio in questi giorni e il suo esito è tuttora incerto. Non sono più quindi solo gli ufologi a chiedere informazioni e verità sul fenomeno UFO/UAP e le sue manifestazioni: oggi ci sono anche deputati e senatori, repubblicani come democratici, in una inconsueta azione bipartisan, a riprova dell’importanza del fenomeno per gli Stati Uniti e per il resto del mondo. Il Vaso di Pandora degli UAP, verrebbe da chiamarlo di ‘UAPandora’, è ormai scoperchiato ed è impossibile richiuderlo.

Cosa uscirà da questo vaso e quali saranno gli effetti è ancora difficile immaginarlo, ma non è esagerato pensare che ci aspetti una rivoluzione senza precedenti, con un forte impatto sulle nostre attuali convinzioni etiche, religiose, culturali, politiche e geopolitiche e naturalmente scientifiche.
Questo perché il fenomeno dei dischi volanti prima, degli UFO poi e degli UAP oggi, ha da sempre portato con sé la nozione – per molti scomoda e dirompente – della presenza di ‘altri’ nell’universo, che siano extraterrestri, interdimensionali, criptoumani o chissà cosa altro. Gli ufologi, gli unici a prendere sul serio il fenomeno quando tutti lo disdegnavano e se ne facevano beffe, lo sanno da sempre.

Oggi le più prestigiose università, da Harvard a Stanford, si associano e costituiscono riviste scientifiche, come nel caso della rivista semestrale Limina (il giornale degli studi UAP – peer-reviewed – The Society for UAP Studies, Inc.), oppure pongono in atto iniziative di ricerca come l’ultima della Cornell University; mentre altri enti, come la Nasa e la storica American Institute of Aeronautics and Astronautics (A.A.I.A.), cominciano ad affrontare la questione UAP/UFO sia in chiave storica sia tecnologica.

A novembre, mentre a San Marino la comunità internazionale di ufologi del Centro Ufologico Nazionale italiano (CUN) e dell’ICER (International Coalition for Extraterrestrial Research) era riunita nel simposio mondiale, a Parigi presso la Sorbona si svolgeva una due giorni di conferenze con docenti universitari e ricercatori e con la partecipazione straordinaria dell’astrofisico Avi Loeb di Harvard e di Chris Mellon, ex assistente segretario della Difesa degli Stati Uniti, responsabile per l’Intelligence e figura di spicco nelle rivelazioni sugli UFO negli ultimi anni. Egli ha affermato che “l’ipotesi aliena è credibile”, ragionando saggiamente sui rischi che potrebbe provocare un “Disclosure” non controllato per le possibili catastrofiche conseguenze, argomentando anche che ormai non si può che aspettare le risultanze di un processo inarrestabile, che forse per i popoli del pianeta non sarebbe stato opportuno continuare in una politica di negazione ad oltranza.

È decisamente interessante constatare come, nel giro di due anni, oltre alla ufficializzazione della realtà del fenomeno UFO, sia oggi evidente un cambiamento interpretativo sulle intelligenze che ci visiterebbero, forse da millenni. Quello che era in origine il concetto di ‘alieno’ si è trasformato divenendo ‘intelligenza extraterrestre’ per divenire oggi ‘intelligenza non umana’. A livello epistemologico in poco tempo siamo giunti ad una visione di una realtà differente, appannaggio ieri di pochi insider governativi, ma che contempla la possibilità di scenari inediti ma reali che fanno da battistrada per l’accettazione di “altri” o altre realtà nel nostro spazio-tempo.

Un po’ come ombre cinesi sono la proiezione di una realtà che non riusciamo ancora a comprendere o spiegare, ma che esiste e che stiamo incominciando ad accettare come uno dei possibili scenari che ci attendono. Il vaso di UAPandora è ormai scoperchiato, non sappiamo ancora cosa ci attenda, ma speriamo che possa portare progresso per la nostra specie. E che il secondo ‘Sapiens’ di Homo Sapiens Sapiens oltre che di ‘sapiente’ possa così diventare sinonimo di ‘saggio’.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

“Mi chiamo Isaac, vengo dal Ghana. Ho lasciato l’università e mi sono ritrovato schiavo in Libia”

next
Articolo Successivo

Armenia-Azerbaigian verso la normalizzazione delle relazioni. Dietro la mossa il difficile avvicinamento di Yerevan a Ue e Usa

next