Insomma, buona fortuna a Mogol, ma una “candidatura al Nobel” vale ahinoi come il due di coppe con briscola denari
Mogol candidato al Nobel per la Letteratura. Durante la fiera di Più libri, più liberi il più importante autore italiano di testi musicali ha annunciato di essere stato proposto dal Ministero della Cultura all’Accademia dei Nobel. La dichiarazione è avvenuta durante la presentazione del libro Il potere dei morti di Giulio Caporaso. Mogol, all’anagrafe Giulio Rapetti, oggi 87enne ha attraversato 60 anni di trasformazioni musicali dagli anni sessanta ad oggi, scrivendo decine e decine di memorabili testi (in primi mettiamoci quelli per e con Lucio Battisti) e non dimenticando mai le radici popolari della musica italiana. “Sono onorato“, il suo commento.
Un’unica domanda, al grande, immenso Mogol, però la poniamo. Certo dopo Bob Dylan, i giurati del Nobel si sono aperti a nuove strade e possibilità, ma c’è un aspetto piuttosto rigoroso che in Svezia non accettano: le candidature di qualsivoglia personalità, anche onorevolissima. Cioè al Nobel di qualunque disciplina non ci si candida e non si viene candidati. Scelgono loro. A discrezione. Anche se fuori dalle finestre ci sono manifestazioni imponenti di persone e autorità. Insomma, buona fortuna a Mogol, ma una “candidatura al Nobel” vale ahinoi come il due di coppe con briscola denari.