Una maxi consulenza per stabilire le cause, che venerdì sera hanno provocato l’incendio in due padiglioni dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dove sono morti tre pazienti. È la decisione dei pm della procura di Tivoli che indagano sul rogo. Nel corso del vertice che si è svolto in procura, a cui hanno partecipato i vigili del fuoco, gli investigatori della Squadra mobile e del commissariato di Tivoli, il pm coordinato dal procuratore capo Francesco Menditto ha affidato gli incarichi per le autopsie sui corpi di Pierina Di Giacomo di 86 anni, Romeo Sanna, di 86 anni, e Virginia Giuseppina Facca, di 84. Sono stati acquisiti i certificati e la documentazione di prevenzione incendi della struttura ospedaliera, per confermare l’ipotesi del malfunzionamento dei sistemi antincendio, sensori di rilevamento dei fumi, porte tagliafuoco e dispositivi di spegnimento. Al termine delle autopsie i corpi, verranno restituiti ai familiari.
Sarà quindi la consulenza ad accertare cause e dinamiche sul sistema. “L’impianto di sicurezza antincendio è ora sotto indagine. Certamente, molte delle cose che sono state dette sono parzialmente imprecise. Le squadre antincendio c’erano. L’impianto era costantemente in manutenzione ed era stato revisionato. Il piano di evacuazione esiste: ce lo hanno confermato i tecnici – ha detto Giorgio Giulio Santonocito, direttore generale della Asl Roma 5, intervenendo in diretta nel corso della trasmissione di Rai 1 “Storie Italiane” – Altra inesattezza: è stato detto che gli impianti dei gas medicali non avrebbero funzionato. Abbiamo certezza, invece, che hanno continuato a funzionare grazie ai gruppi di continuità. Le porte tagliafuoco erano state revisionate da poco tempo, altre erano state sostituite, alcune erano in ordinazione, quattro o cinque, e stavano per arrivare. Chi è entrato ci ha detto che le porte sono state trovate funzionanti. Anche qui non significa che tutte abbiano funzionato. Alcune potrebbero essere state ostruite da qualche ostacolo fisico caduto durante l’incendio. Questo potrà essere accertato solo dalle indagini.Non mi permetto di smentire quello che hanno scritto i giornali. Sarebbe scorretto e arrogante smentire da parte mia alcunché”.
“Non faccio ipotesi sulle cause dell’incendio. Aspetto la relazione dei vigili del fuoco e le conclusioni della magistratura. In settimana verrà istituita una commissione d’inchiesta regionale che non si sovrapporrà al lavoro degli inquirenti – Lo dichiara il presidente del Lazio Francesco Rocca -. Per la riapertura dell’ospedale ci vorranno settimane. La struttura deve essere dissequestrata appena terminate le indagini della Procura. Stimo una riapertura, e non solo del pronto soccorso, non prima di 90 giorni”.