Sveva Casati Modignani spara a zero su Milano e sul sindaco Giuseppe Sala. L’85enne scrittrice Bice Cairati, che con il marito Nullo Cantaroni per decenni ha scritto romanzi sotto quell’unico celebre pseudonimo, ha affermato che “Milano è la città più pericolosa d’Italia e sta diventando sempre più invivibile”. Intervistata da Maria Latella nel programma “Nessuna è perfetta” su Radio 24 la Cairati/Modignani ha spiegato: “La Milano green tanto osannata dal nostro sindaco. In realtà è una città dove il cemento imperversa, il traffico è stato punito con le piste ciclabili e le ambulanze non passano. Dal punto di vista urbanistico si stanno facendo cose immonde. A questo aggiungiamo l’insicurezza di chi cammina in centro come in periferia e che ogni due per tre incontra personaggi che ti depredano quando va bene e che ti picchiano quando va male”.
Nonostante il suo ultimo libro abbia un titolo che invita all’ottimismo – “La vita è bella, nonostante” (Sperling & Kupfer) – Cairati/Modignani ha riportato quella che gradualmente sta diventando opinione di molti, soprattutto di quell’alta borghesia che per diversi anni ha votato per un sindaco di “centrosinistra”: “Mi dispiace che la mia città, che era bellissima, sia peggiorata dopo la costruzione dei grattacieli, che non hanno nulla a che spartire con una realtà ampia come Milano, mentre hanno senso a New York dove c’è poco spazio. Anche il Bosco verticale non ha senso in una città piena di giardini, e pensate cosa succederebbe se non venisse più irrigato: diventerebbe uno spettacolo spettrale. Questi nuovi quartieri sono senz’anima e senza storia. Stanno disumanizzando una città che era bellissima”.
Le protagoniste del suo ultimo romanzo sono sempre le amiche inseparabili Andreina, Carlotta, Gloria e Maria Sole: “Una sorellanza. Quello che vorrei nascesse spontaneamente tra tutte le donne. Il sistema maschilista invece ci ha sempre messo storicamente le une contro le altre. Le donne, se lavorano unite, sono molto più brave degli uomini. Tutte hanno i loro problemi, ma si possono dare una mano”.