Il 29 dicembre 2023 saranno passati esattamente dieci anni dall’incidente sugli sci che ha segnato irrimediabilmente la vita di Michael Schumacher. Dopo la tragica caduta sui pendii di Meribel, Alpi francesi, quasi nulla si è saputo sulle condizioni di salute del 7 volte campione del mondo di Formula 1. Un mistero che la moglie Corinna Betsch ha custodito per tutti questi anni. Allo stesso tempo, anche sulla dinamica di quel tragico incidente sugli sci restano alcune zone d’ombre. Ha provato a dare qualche risposta in più il giornalista tedesco Jens Gideon, che per l’emittente pubblica Ard ha realizzato un podcast sulla vita di Schumacher.
Il cronista tedesco è tornato proprio a Meribel, dove ha parlato con un maestro di sci che fu tra i primi a soccorrere Schumacher dopo la caduta. Dalla testimonianza dell’uomo emergono due aspetti determinanti per ricostruire quanto accaduto. Il primo “errore” che ha portato alla tragedia, secondo il maestro di sci, fu commesso dallo stesso Schumacher. Quel giorno infatti le condizioni della neve non erano ottimali per sciare persino in pista. Schumi scelse addirittura di fare fuoripista, nonostante le molte rocce che spuntavano dal manto nevoso: proprio una di questi sarebbe stata fatale. Il maestro di sci ha fatto capire a Gideon che Schumacher fece un errore di valutazione: “Troppo pericoloso avventurarsi in un fuoripista in un giorno come quello”.
Il secondo presunto errore lo avrebbero commesso i soccorritori, che inizialmente sottovalutarono le condizioni di salute dell’ex pilota. Il maestro di sci ricorda che inizialmente Schumacher era cosciente dopo l’incidente: per questo fu deciso di trasportarlo con l’elisoccorso alla clinica di Moutiers. Proprio in volo le sue condizioni si aggravarono: perse conoscenza e venne intubato. A quel punto l’elicottero fu dirottato verso Grenoble, l’ospedale attrezzato più vicino. Lì Schumacher rimase per diversi mesi dopo una delicata operazione al cervello. Secondo la ricostruzione presentata da Gideon, però, il ritardo provocato dal tempo perso in volo avrebbe provocato un danno maggiore.
Resta tuttavia senza una spiegazione definitiva la dinamica dell’incidente di Schumacher, che indossava anche il casco. Come mai una caduta, seppur violenta e contro una roccia, ha avuto una così grave conseguenza? Questa domanda anche per il giornalista tedesco resta appunto senza risposta. Tuttavia lo stesso maestro di sci di Meribel conferma un dettaglio che potrebbe essere determinante: sul casco di Schumacher – a sua memoria – era presente una GoPro. La presenza dell’action cam potrebbe aver avuto un ruolo nella dinamica del colpo alla testa. Il mistero riguarda però un ipotetico video girato dalla stessa GoPro: non si è mai saputo la telecamera fosse accesa e se abbia ripreso l’incidente.