Botta e risposta in Aula alla Camera tra il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il Movimento 5 stelle durante il Question time. “Il Ponte sullo Stretto e la sicurezza. Le cose possono stare insieme dopo 50 anni di chiacchiere”, ha risposto il ministro al deputato M5s Giorgio Fede che gli ha domandato cosa conta di più tra la sicurezza e il Ponte sullo stretto dopo gli ultimi incidenti sulla rete ferroviaria. “Il ponte – ha ricordato Salvini – non ha un euro di finanziamento del Pnrr e si inserisce in un contesto dove stiamo investendo 30 miliardi per modernizzare le strade, autostrade e ferrovie in Sicilia e altri 30 miliardi in Calabria”. E ancora: “Rispetto chi per ideologia è contrario alle piccole, medie e grandi opere e sono contento lunedì di essere all’apertura dei lavori alla Tav a Chiomonte, perché l’Italia ha bisogno di più opere non di meno opere altrimenti andiamo in giro a cavallo”.
Immediata la replica infuocata della deputata pentastellata Elisa Scutellà che ha sottolineato: “Gliela racconto io la verità, anche se i colleghi non mi fanno parlare perché la verità fa male. C’è un’Italia che soffre perché ci sono dei disastri ferroviari e delle stragi come quella avvenuta a casa mia a Corigliano Rossano, con due morti. C’è la statale 106 in Calabria, la strada della morte, dove lei Salvini non ha messo neanche un soldo. Mentre c’è tutto questo, da ministro dei Trasporti prende con uno scippo i soldi dei cittadini calabresi e siciliani per finanziare il suo giocattolo, il ponte sullo Stretto. Glielo dico da calabrese, perché forse lei nemmeno si ricorda dove sta la Calabria, dove viene solo in campagna elettorale per qualche bagno. Lei disse che avrebbe portato nella nostra regione opere e infrastrutture: noi questo vogliamo, noi cittadini del Sud non vogliamo essere cittadini di serie B. A noi il ponte sullo Stretto non serve. Il presidente della regione Sicilia Schifani si è già tirato indietro, perché non si può accettare che lei finanzi le sue opere con i soldi di calabresi e siciliani. Ci ridia i soldi, e il suo giocattolo se lo faccia regalare da Babbo Natale o dalla Befana”.