Il governo inventa un piano creativo contro il disagio abitativo. Tutto bene? Mica tanto
Il governo del Presidente Meloni è davvero straordinario e la legge di bilancio lo rappresenta in maniera esemplare e degnamente. Un governo che impedisce fisicamente ai parlamentari di maggioranza di presentare emendamenti, una prerogativa costituzionale dei singoli parlamentari, e questo la dice lunga sull’approccio “democratico” con il Parlamento.
Ma il governo non si ferma a questo. Nel merito, mentre da una parte, con l’assistenza della maggioranza, non prevede neanche un centesimo di euro per recuperare una delle 90.000 case popolari chiuse e lasciate ulteriormente degradare. Mentre non mette un centesimo di euro per rifinanziare i fondi contributi affitto e morosità incolpevole, il Governo, per fare finta di essere attento alla precarietà e al disagio abitativo, inventa un piano così creativo da fare invidia alla finanza creativa dell’ex Ministro Tremonti. Nella legge di bilancio, ora al Senato, i Relatori, per conto del Governo, nell’ambito dell’articolo 56, quello del Ponte di Messina, presentano un emendamento che prevede, al fine di contrastare il disagio abitativo sul territorio nazionale, che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti siano definite entro 120 giorni le linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica coerenti con le seguenti attività:
a) contrasto al disagio abitativo attraverso azioni di recupero del patrimonio immobiliare esistente e di riconversione di edifici aventi altra destinazione pubblica;
b) destinazione ad obiettivi di edilizia residenziale pubblica delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute; c) realizzazione di progetti di edilizia residenziale pubblica tramite operazioni di partenariato pubblico-privato finalizzate al recupero o alla riconversione del patrimonio immobiliare esistente ai sensi della lettera a) ovvero alla realizzazione di nuovi edifici su aree già individuate come edificabili nell’ambito dei Piani regolatori generali. Prevedendo per questi interventi limiti e modalità.
Tutto bene? Apparentemente sembrerebbe l’avvio di una ipotesi di intervento pubblico per il contrasto del disagio abitativo attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente, cosa che da decenni chiedono l’Unione Inquilini e gli altri sindacati inquilini. Sembrerebbe persino una cosa seria, visto che entro 120 giorni avremo le linee guida. Ma è così? Purtroppo no. Perché questo Governo di mattacchioni si inventa per finanziare quanto sopra l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il “Fondo per il contrasto al disagio abitativo”, con una dotazione di 100 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro per l’anno 2027 e 50 milioni di euro per l’anno 2028.
Sì, avete letto bene le linee guida per implementare l’edilizia residenziale pubblica con il recupero di immobili inutilizzati entro 120 giorni, più o meno aprile 2024; ma i soldi, 100 milioni di euro complessivi, saranno disponibili 50 milioni nel 2027 e altri 50 milioni di euro nel 2028. Come dire, siamo davanti ad una illusioneottica, un goffo tentativo di fare finta almeno di approcciare un tema rilevante, ma che forse si potrà realizzare a partire dal 2027, cioè almeno tra 4-5 anni e con risorse assolutamente insufficienti.
Forse il Governo non sa o fa finta di non sapere, per esempio, che tra questo anno, 2023, e il 2028 avremo almeno, sulla base degli ultimi dati del Ministero dell’interno, circa 240.000 nuove sentenze di sfratto e almeno circa 180.000 famiglie subiranno uno sfratto esecutivo con la forza pubblica. Nello stesso periodo centinaia di migliaia di famiglie stazioneranno nelle graduatorie. Ora si può fare tutto e dire tutto, ma un Governo che prevede di affrontare il disagio abitativo e la precarietà abitativa con 50 milioni nel 2027 e 50 milioni nel 2028 sembra più un “pagherò a babbo morto” che un Piano casa o un accenno di questi.
Aggiungo una ultima chicca. Il 13 dicembre, il Ministro Salvini ha annunciato alle agenzie di stampa che l’atteso Tavolo per avviare la definizione del “suo visionario” piano casa si terrà il 19 novembre al Ministero delle infrastrutture. Anche qui tutto bene? Mica tanto. Sembrerebbe che abbia invitato tutti: fondazioni, cooperative, imprese di costruzioni, meno che i sindacati inquilini. In fondo perché invitare i sindacati inquilini? Si parlerà di mattoni, non del fabbisogno abitativo di persone, peraltro povere. Ma sulle persone povere questo governo ha dimostrato cosa pensa, questa è solo una conferma.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.
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Massimo Pasquini
Attivista per il diritto alla casa
Diritti - 15 Dicembre 2023
Il governo inventa un piano creativo contro il disagio abitativo. Tutto bene? Mica tanto
Il governo del Presidente Meloni è davvero straordinario e la legge di bilancio lo rappresenta in maniera esemplare e degnamente. Un governo che impedisce fisicamente ai parlamentari di maggioranza di presentare emendamenti, una prerogativa costituzionale dei singoli parlamentari, e questo la dice lunga sull’approccio “democratico” con il Parlamento.
Ma il governo non si ferma a questo. Nel merito, mentre da una parte, con l’assistenza della maggioranza, non prevede neanche un centesimo di euro per recuperare una delle 90.000 case popolari chiuse e lasciate ulteriormente degradare. Mentre non mette un centesimo di euro per rifinanziare i fondi contributi affitto e morosità incolpevole, il Governo, per fare finta di essere attento alla precarietà e al disagio abitativo, inventa un piano così creativo da fare invidia alla finanza creativa dell’ex Ministro Tremonti. Nella legge di bilancio, ora al Senato, i Relatori, per conto del Governo, nell’ambito dell’articolo 56, quello del Ponte di Messina, presentano un emendamento che prevede, al fine di contrastare il disagio abitativo sul territorio nazionale, che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti siano definite entro 120 giorni le linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica coerenti con le seguenti attività:
a) contrasto al disagio abitativo attraverso azioni di recupero del patrimonio immobiliare esistente e di riconversione di edifici aventi altra destinazione pubblica;
b) destinazione ad obiettivi di edilizia residenziale pubblica delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute;
c) realizzazione di progetti di edilizia residenziale pubblica tramite operazioni di partenariato pubblico-privato finalizzate al recupero o alla riconversione del patrimonio immobiliare esistente ai sensi della lettera a) ovvero alla realizzazione di nuovi edifici su aree già individuate come edificabili nell’ambito dei Piani regolatori generali. Prevedendo per questi interventi limiti e modalità.
Tutto bene? Apparentemente sembrerebbe l’avvio di una ipotesi di intervento pubblico per il contrasto del disagio abitativo attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente, cosa che da decenni chiedono l’Unione Inquilini e gli altri sindacati inquilini. Sembrerebbe persino una cosa seria, visto che entro 120 giorni avremo le linee guida. Ma è così? Purtroppo no. Perché questo Governo di mattacchioni si inventa per finanziare quanto sopra l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il “Fondo per il contrasto al disagio abitativo”, con una dotazione di 100 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro per l’anno 2027 e 50 milioni di euro per l’anno 2028.
Sì, avete letto bene le linee guida per implementare l’edilizia residenziale pubblica con il recupero di immobili inutilizzati entro 120 giorni, più o meno aprile 2024; ma i soldi, 100 milioni di euro complessivi, saranno disponibili 50 milioni nel 2027 e altri 50 milioni di euro nel 2028. Come dire, siamo davanti ad una illusione ottica, un goffo tentativo di fare finta almeno di approcciare un tema rilevante, ma che forse si potrà realizzare a partire dal 2027, cioè almeno tra 4-5 anni e con risorse assolutamente insufficienti.
Forse il Governo non sa o fa finta di non sapere, per esempio, che tra questo anno, 2023, e il 2028 avremo almeno, sulla base degli ultimi dati del Ministero dell’interno, circa 240.000 nuove sentenze di sfratto e almeno circa 180.000 famiglie subiranno uno sfratto esecutivo con la forza pubblica. Nello stesso periodo centinaia di migliaia di famiglie stazioneranno nelle graduatorie. Ora si può fare tutto e dire tutto, ma un Governo che prevede di affrontare il disagio abitativo e la precarietà abitativa con 50 milioni nel 2027 e 50 milioni nel 2028 sembra più un “pagherò a babbo morto” che un Piano casa o un accenno di questi.
Aggiungo una ultima chicca. Il 13 dicembre, il Ministro Salvini ha annunciato alle agenzie di stampa che l’atteso Tavolo per avviare la definizione del “suo visionario” piano casa si terrà il 19 novembre al Ministero delle infrastrutture. Anche qui tutto bene? Mica tanto. Sembrerebbe che abbia invitato tutti: fondazioni, cooperative, imprese di costruzioni, meno che i sindacati inquilini. In fondo perché invitare i sindacati inquilini? Si parlerà di mattoni, non del fabbisogno abitativo di persone, peraltro povere. Ma sulle persone povere questo governo ha dimostrato cosa pensa, questa è solo una conferma.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.