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Oprah Winfrey e l’obesità: “È una malattia, ho ingoiato la vergogna per 50 anni”

"Le fluttuazioni di peso hanno occupato cinquant'anni di spazio nel mio cervello, facendo yo-yo e chiedendomi perché non potevo semplicemente conquistare questa cosa, credevo che la mancanza di forza di volontà fosse il mio fallimento", le parole della conduttrice a People

di F. Q.

L’obesità è una malattia. Non è una questione di forza di volontà, è una questione di cervello“, ha dichiarato Oprah Winfrey in un’intervista concessa a People in cui ha ripercorso la montagna russa emotiva che l’ha accompagnata per ben 50 anni. Il problema nella testa della conduttrice riguardava sempre il peso, fino a quando un’operazione al ginocchio ed una conversazione avuta con esperti l’hanno portata a “razionalizzare”.Winfrey ha spiegato le difficoltà affrontate nell’intraprendere una carriera televisiva convivendo con ‘i demoni del peso’: “È stato uno sport pubblico prendermi in giro per 25 anni – ha detto -. Sono stata incolpata e svergognata, e ho incolpato e svergognato me stessa. Non ero arrabbiata. Mi sentivo triste. Mi sentivo ferita. Ho ingoiato la vergogna. Ho accettato che fosse colpa mia. Ma ora non più. Ora ho una gestione migliore di come mantenere un peso sano a lungo termine e mi sono liberata della vergogna una volta per tutte”. E ancora: “Mi sono resa conto che in tutti questi anni mi ero incolpata di essere sovrappeso, ma ho una predisposizione che nessuna forza di volontà riuscirà a controllare”.

Dopo i continui alti e bassi a livello mentale, la svolta per Oprah è arrivata a seguito di un’operazione al ginocchio: “Le fluttuazioni di peso hanno occupato cinquant’anni di spazio nel mio cervello, facendo yo-yo e chiedendomi perché non potevo semplicemente conquistare questa cosa, credevo che la mancanza di forza di volontà fosse il mio fallimento. Dopo l’intervento al ginocchio, ho iniziato a fare escursioni e a stabilire nuovi obiettivi di distanza ogni settimana. Alla fine avrei potuto fare un’escursione da tre a cinque miglia ogni giorno e un’escursione in salita di 10 miglia nei fine settimana. Mi sentivo più forte, più in forma e più viva di quanto mi sentissi da anni”, ha dichiarato.

L’intervento è stato poi affiancato da una consultazione medica registrata – chiamata The State of Weight – e da aiuti farmaceutici consigliati per diminuire di peso: “Il fatto che esista una ricetta approvata dal punto di vista medico per controllare il peso e mantenersi più sani mi dà la sensazione di sollievo, di redenzione, di dono, e non di qualcosa dietro cui nascondermi e per cui essere nuovamente ridicolizzata”.

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