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Gino Paoli dopo le parole di Elodie (“artisti che nella vita sono merd*”): “È stato interpretato male quel che ho detto”

"Non è importante quanto tu sia brava a cantare, ma che tu sia gradevole. Seguendo questa mentalità, Dalla non sarebbe mai diventato Dalla", ha spiegato il cantautore ospite di RadioRai1

di F. Q.

Lo spettacolo? “È un mondo di merd* perché è tutto apparenza. Oggi peggio di ieri. Ieri avevamo Mina e la Vanoni. Oggi emergono le cantanti che mostrano il cu**”. Così Gino Paoli in un’intervista al Corriere della Sera. Una frase secca nell’ambito di una lunga chiacchierata con Aldo Cazzullo. Una frase che sembrava destinata a suscitare polemica cosa che, nei fatti, è accaduta sui social. E così dopo qualche ora, Elodie ha replicato attraverso X: “Ci sono artisti che hanno scritto capolavori, ma nella vita di tutti i giorni sono delle mer**, è così. Io preferisco essere una bella persona”. A distanza di un giorno, ecco che Paoli è tornato sull’argomento ospite di RaiRadio1: “È stato interpretato male quel che ho detto. Più andiamo avanti e più l’apparenza è più importante della sostanza. Non è importante quanto tu sia brava a cantare, ma che tu sia gradevole. Seguendo questa mentalità, Dalla non sarebbe mai diventato Dalla”. Sulle polemiche social è intervenuta anche Emma, su Grazia: Adesso criminalizzano Elodie o me per una culotte o perché metto i cerotti sul seno. Dove sta la libertà di esprimersi anche attraverso il corpo? Forse il problema è che molti hanno paura delle donne che finalmente si mostrano come mamma le ha fatte. I miei colleghi maschi sono liberi di stare a torso nud0 e mostrare i capezzoli, mentre i nostri vengono censurati. Continuiamo a fare differenze tra il corpo maschile e femminile, e noi siamo sempre la cosa da nascondere”.

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