“Ingenuo”. Così si è detto il presidente russo Vladimir Putin a proposito del proprio atteggiamento dei primi anni del suo mandato riguardo alle intenzioni dei Paesi occidentali, che puntavano alla “disintegrazione” della Russia come era avvenuto con l’Urss. Putin ha parlato in un’intervista con il canale televisivo Rossiya-1 ripreso dalla Tass, nel corso della quale ha affermato che l’ex consigliere per la sicurezza nazionale americano Zbigniew Brzezinski aveva un piano per “dividere la Russia in cinque parti e sfruttare le sue risorse”.
Quanto a oggi, il presidente russo assicura di non volere inseguire alcuna rivalsa e nega ogni intenzione di attaccare Paesi della Nato. Secondo Putin il presidente Usa Joe Biden sa bene che “la Russia non ha ragione né interesse, a livello geopolitico, economico o militare, di combattere con Paesi della Nato“. Liquidate quindi come “totali sciocchezze” le parole con cui il presidente americano ha avvisato del rischio che Putin, se non fermato in Ucraina, possa attaccare un Paese della Nato. “Noi non abbiamo rivendicazioni territoriali, né desiderio di rovinare le nostre relazioni con i Paesi della Nato”, ha aggiunto il presidente russo.
“L’Occidente dovrà trovare un terreno comune con la Russia, perché della Russia deve tenere conto” e a sua volta Mosca è interessata ad avere buoni rapporti con i Paesi della Nato, ha sintetizzato. Quanto alla Finlandia, che firmerà lunedì un accordo con gli Stati Uniti per permettere loro un maggiore accesso alle zone di confine, è l’Occidente che “ha trascinato” il paese scandinavo nella Nato, ha poi detto Putin annunciando un’ulteriore militarizzazione degli oltre 1300 chilometri di confine che condivide con il Paese scandinavo. “Non ci saranno problemi, perché noi creeremo un distretto militare di Leningrado e concentreremo una certa quantità di unità militari”.
La Russia, ha quindi chiosato il presidente russo parlando al 21esimo congresso del partito al governo Russia Unita, sarà sovrana o cesserà di esistere. “Dobbiamo ricordare e non dimenticare mai – ha aggiunto – e insegnare ai nostri figli: la Russia o sarà uno Stato sovrano e autosufficiente oppure non esisterà affatto. È una cosa molto importante, che dobbiamo tenere nella mente e nel cuore”. La Russia, in altre parole, “non può, come altri Paesi, rinunciare alla sua sovranità ed essere il satellite di qualcuno in cambio di qualche salsiccia”, ha aggiunto il presidente nel giorno in cui il partito Russia Unita, da lui fondato, gli ha dato un appoggio unanime per la sua ricandidatura da indipendente alle elezioni del prossimo marzo, un quinto mandato che lo porterebbe a guidare la Russia fino al 2030.