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“Basta, mi licenzio. Sono stanca di dover lavorare al posto delle mamme durante le feste o quando hanno i figli malati, è insostenibile”

Nel messaggio condiviso al Daily Mail, la manager ha sottolineato di non voler togliere diritti ai genitori, bensì si aspetterebbe dei supporti anche a chi non ha figli

di F. Q.

Una manager senza figli di nome Samantha ha voluto condividere con il Daily Mail i motivi che l’hanno portata a dare le dimissioni nonostante 30 anni di brillante carriera. Il motivo scatenante sarebbe riconducibile alle madri con i figli, che avrebbero tolto alla dirigente centinaia di ore di riposo durante gli anni. “Il giorno della vigilia di Natale dell’anno scorso – ha scritto -. Sono uscita dal negozio di cui ero manager alle sei di pomeriggio. Fuori era già buio, e freddo, e dopo aver servito clienti fino alle cinque, io e altre sei colleghe abbiamo passato un’altra ora a mettere via le decorazioni e prepararci per la stagione dei saldi. Sono rientrata a casa alle 7 passate, ho bevuto un bicchiere di vino e mi sono infilata subito a letto. Il giorno di Natale ero troppo stanca per godermi i festeggiamenti, e già sapevo che avrei lavorato il giorno successivo“.

Dopo 30 anni di lavoro, Samantha si è detta stanca di assecondare ogni esigenza delle mamme, arrivando alla drastica decisione di licenziamento nel mese di ottobre. “Mi dispiace davvero dirlo, ma le mamme sono inaffidabili quando si parla di lavoro – ha continuato – e quando i loro bambini sono malati, possono chiedere un congedo parentale, per legge, e sono io che devo farmi carico del loro lavoro. Quando accade frequentemente, diventa difficile”. E ancora: “So che qualcuno dirà che ho fatto male a buttare la mia carriera al vento, ma non era più soltanto una questione di periodo festivo. Piuttosto, avevo perso la speranza a causa della differenza abissale tra l’impegno e la fatica che io mettevo nel portare avanti il mio percorso lavorativo in quanto donna senza figli e l’assenza totale di riconoscimento di qualsiasi tipo ricevuto in cambio”, ha spiegato.

Nel messaggio condiviso alla testata britannica, la manager ha sottolineato di non voler togliere diritti ai genitori, bensì si aspetterebbe dei supporti anche a chi non ha figli: “Mio padre è malato, ma sapevo che per questo motivo non mi sarebbe stato garantito un permesso, pagato o meno. Legalmente, puoi avere un permesso solo se il parente in questione è ‘dipendente’ da te e dalle tue cure”, ha detto, aggiungendo di essere intenzionata a trascorrere maggior tempo di qualità coi propri cari. Desiderio che, negli anni scorsi, a causa dei pochi giorni di riposo concessi, non è riuscita ad esaudire: “Mentre le mamme sottolineano che hanno degli impegni familiari, dimenticano che li ho anch’io: sono una figlia e una zia. Sono vicina ai miei genitori, entrambi settantenni, e voglio poter trascorrere del tempo di qualità con loro. Voglio essere io a cucinare per loro. Non voglio che si preoccupino per me (e so che lo fanno) quando mi vedono il pomeriggio di Natale, esausta e addormentata sul loro divano. Anch’io voglio passare del tempo con mio nipote di nove anni“, ha precisato.

Samantha ha infine spiegato che in passato fa aveva intenzione di avere dei figli col suo ex compagno solo che, a causa di un’operazione chirurgica che le ha bloccato le tube di falloppio, non è riuscita a rimanere incinta: “Ma sono orgogliosa di come sono riuscita a ricostruire la mia vita, dopo quel periodo, e ho trovato di nuovo l’amore – ha proseguito -. E ora che sono vicina ai 50 vorrei darmi una pacca sulla spalla per ciò che sono riuscita a ottenere finora e godermi ciò che ho anziché pensare a quello che mi manca. Per questo ne ho abbastanza. Io capisco i genitori, cosa dovrebbero fare? È la società che voglio incoraggiare a riflettere in modo da tenere in considerazione chi non ha figli, e supportare anche noi, pensare anche a noi e al valore del nostro tempo“, ha concluso.

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