I mercatini dell’usato a volte regalano piacevoli sorprese. Testimonianza diretta l’ha riportata Jessica Vincent che, come raccontato al New York Times, lo scorso giugno stava facendo un giro per i negozietti nella contea di Hanover, in Virginia, quando si è imbattuta in un vaso che ha attirato la sua attenzione. Pagato 3,99 dollari (3,65 euro), l’allenatrice di cavalli da polo è riuscita a rivenderlo all’asta per 107mila dollari, una somma da capogiro che mai si sarebbe sognata di raggiungere: “Pensavo fosse un’opera da mille o duemila dollari, sul vaso non c’era il prezzo”, ha ammesso.
L’opera in questione è stata realizzata dall’architetto italiano Carlo Scarpa, morto nel 1978. Ad incuriosire Jessica è stata una piccola “M” incisa sul fondo della scultura che, secondo la donna, poteva trattarsi di un simbolo riconducente a Murano. Ben ci ha visto la ragazza che, immediatamente dopo l’acquisto, ha fatto un po’ di ricerche sul web: “Avevo capito che fosse qualcosa di speciale, ma non avevo idea di cosa avevo comprato fin quando non ho fatto un po’ di ricerca su internet”, ha raccontato. Scoperto che il vaso poteva avere un certo valore, Vincent si è messa in contatto con Richard White, il presidente della casa d’aste Wright Auction House, che l’ha immediatamente richiamata.
Dopo una lunga trattativa, mercoledì 13 dicembre, ‘l’anfora contemporanea’ è stata venduta all’asta per 107.100 dollari (circa 97mila euro) ad un collezionista d’arte privato anonimo in Europa. “Come vincere alla lotteria“, ha detto White, che ha poi aggiunto: “Il fatto che fosse conservato perfettamente ha influito sul prezzo, se avesse avuto anche una piccola scheggiatura il suo valore sarebbe crollato sotto ai 10mila euro”, ha spiegato.