“Da una decina di anni rilevo sempre più difetti della vista, soprattutto tra i giovani di 20-30 anni, che spesso utilizzano lo smartphone per più di 5 ore al giorno”, spiega il dottor Luigi Biagini, oculista e agopuntore di Arezzo. Di fatto, su 496 ragazzi sotto i 15 anni esaminati in uno studio italiano di luglio, l’87,6% dichiarava di fare uso di apparecchi elettronici. Mantenere a lungo lo sguardo fisso sullo smartphone è dannoso per la vista perché, come spiega l’esperto, l’occhio resta completamente fisso, non esegue i movimenti abituali per ricostruire l’immagine. “È come se avessimo un’auto nuova di zecca e la guidassimo per una settimana sempre in seconda; alla fine il motore fonde. Allo stesso modo, il muscolo ciliare va in spasmo e, probabilmente, agisce sulla retina, tirandola e rischiando di strapparla” spiega l’oculista. In più, guardando sempre da vicino, il cervello interpreta che non serve vedere lontano e disimpara a farlo. È la così detta miopia funzionale, spesso indipendente da cause genetiche. Non a caso, oggi capita sempre più spesso che non siano solo i figli di miopi a mettere gli occhiali, ma anche bambini i cui genitori ci vedono bene da lontano.

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“Entro il 2050 la metà della popolazione mondiale potrebbe essere miope”: l’allarme dell’Onu. Attenzione allo smartphone: “Causa distacco della retina”

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