Nicolas Puech e il suo domestico “sono stati amanti”. Per la sua “età avanzata e fragilità” il miliardario erede della maison Hermès è stato “soggiogato” dal suo aiutante.
L’esposto contro l’imprenditore svizzero della famiglia Hermès, Nicolas Puech, che intende lasciare 10 miliardi di franchi svizzeri in eredità al suo tuttofare, rende ancora più incandescente la situazione. E’ stato raggirato approfittando della sua fragilità e del rapporto intimo fra loro.
La denuncia, presentata da “una persona vicina” al miliardario all’Autorità per la protezione di adulti e bambini, è riportata dal quotidiano svizzero Blick. Quello di Puech è un patrimonio immenso, che l’imprenditore di 80 anni decide all’improvviso di destinare al suo aiutante dopo averlo adottato e fatto diventare unico erede. Con un colpo di scena inaspettato. Tanto che la Ong svizzera Isocrate, a cui l’eredità era destinata in precedenza, ha avviato una disputa legale. E mentre c’è già la Ong Isocrate a opporsi con fuoco e fiamme alla decisione di Puech, arriva anche la denuncia di una “persona vicina” a lui che indica l’imprenditore e il suo domestico come amanti.
Non solo. Dietro la decisione di adottare l’assistente tuttofare per farlo diventare unico erede di tutti i suoi beni si potrebbe adombrare il reato di circonvenzione di incapace. Vista “l’età avanzata e la fragilità” del miliardario svizzero. Isocrate, fondata dallo stesso Puech, fino all’ingresso nel testamento del nome del domestico, adottato e quindi unico erede, era infatti l’unica destinataria del suo patrimonio. Immenso.
L’imprenditore possiede il 5,7 per cento del capitale azionario della casa di moda, oltre a ciò che deriva dalle proprietà immobiliari. Si parla di cifre astronomiche: Hermès fattura 11,6 miliardi di euro e beni complessivi stimati in 151 miliardi di dollari. La famiglia Hermès è ufficialmente la più ricca d’Europa. Chi è il domestico nominato da Puech unico erede dei suoi averi? Di origine marocchina, 51 anni, sposato con una donna spagnola e padre di due figli, l’uomo ha cominciato a lavorare al servizio dell’imprenditore come giardiniere. Durante il lockdown il rapporto fra loro è diventato sempre più stretto fino a implicare gesti di generosità che hanno coinvolto tutta la famiglia del dipendente. Il miliardario gli ha già fatto dono in passato di due immobili di lusso. Una casa a Marrakech, in Marocco, del valore di un milione e mezzo di franchi (quasi 1,6 milioni di euro), e una villa da capogiro per 4 milioni di franchi (4,2 milioni di euro): questa a Montreux, sul lago di Ginevra.
Ma a Nicolas Pueck non basta: vuole lasciare proprio tutto al domestico. In base alla legge svizzera, però, non è possibile modificare le precedenti volontà senza il consenso dell’associazione Isocrate a cui era destinata l’eredità. Occorre un accordo tra le parti per procedere alla modifica del testamento. Nicolas Borsinger, segretario generale della fondazione Isocrate, ha fatto sapere che si tratta di “annullamento improvviso e unilaterale di un patto successorio da ritenersi nullo e infondato”.
La battaglia per lasciare 10 miliardi di franchi al domestico si fa ogni giorno più complicata. Ma ora spetterà proprio al dipendente chiarire la sua posizione.