Mi si nota di più se vado o se non vado. Il dubbio amletico ormai diventato il ritornello costante della vita pubblica del principe Harry, (da quando ha deciso di tagliare i ponti con la famiglia reale), è arrivato al nuovo ultimo capitolo. L’anno prossimo si celebreranno le nozze del rampollo più ricco del Regno Unito, incidentalmente duca di Grosvenor ed ovviamente caro amico di famiglia dei Windsor.
Hugh Grosvenor, oggi 35enne, il 7 giugno 2024, convolerà con Olivia Henson (30) e la lista degli invitati da stilare sta già generando caos e complicazioni. L’unico figlio maschio del compianto duca Gerald Grosvenor, sesto duca di Westminster e di Natalia, discendente diretta della famiglia imperiale russa dei Romanov e dello zar Nicola I, è molto amico sia di William che di Harry. Ma se il primo e futuro re, sarà con ogni probabilità il suo testimone di nozze, così dicono i bene informati, il secondo, “il minore” rappresenta solo un grattacapo e per questo sarebbe stato escluso dalla lista degli invitati.
A ben guardare, la coppia dei duchi del Sussex, dal suo buon ritiro in California, avrebbe fatto sapere di averlo ricevuto, quell’invito, ma di averlo declinato per ragioni di opportunità. In una telefonata tra Harry e Hugh si sarebbe stabilito che la partecipazione alle nozze creerebbe solo imbarazzi tra i membri della famiglia reale e per questo è meglio evitare. Eppure, il fronte degli sposi non confermerebbe queste voci, anzi, la versione più accreditata è quella secondo la quale nessun invito sarebbe arrivato a Montecito anche e soprattutto per il bene e la felicità della sposa, Olivia, che con l’ingombrante presenza di Harry e Meghan vedrebbe oscurate le sue nozze, coperte da gossip di tutt’altra natura.
Ma perché Hugh è così importante per i reali? Ci sono due ordini di ragioni: la prima naturalmente è quella legata al potere economico della sua famiglia, l’altra è una questione più personale. L’ultimo duca di Grosvenor possiede un patrimonio stimato in circa 9,9 miliardi di sterline, ovvero 11 miliardi di euro ereditati alla morte del padre nel 2016. I beni di famiglia sono raccolti nel gruppo immobiliare Grosvenor Group Ltd fondato già nel 1677 e oggi proprietario di gran parte di Mayfair, di Park Lane e di Belgravia, aree centralissime ed elegantissime di Londra.
Fuori città, la società possiede Eaton Hall, nel Cheshire, l’Abbeystead Estate nel Lancashire e proprietà in Scozia ed in Spagna. C’è poi da aggiungere il centro commerciale Liverpool One ed una torre a Tokyo, altri possedimenti nella Sylicon Valley, in California e Annacis Island vicino a Vancouver. Questo pacchetto di beni e proprietà ha reso Hugh Grosvenor il ragazzo più ricco del Regno Unito sotto i 35 anni e oggi, secondo la classifica stilata dalla Sunday Times Rich List, l’11esimo uomo più ricco in assoluto da queste parti.
Una volta chiarito il peso economico di queste nozze, esiste l’aspetto che intreccia la vita del duca con quella della famiglia reale inglese. Re Carlo III, il 23 giugno del 1991 è stato il padrino al suo battesimo; ma la relazione dell’allora Principe del Galles con Camilla, nel 2004, generò un certo imbarazzo alle nozze della sorella di Hugh, Lady Tamara Katherine Grosvenor. Per non disturbare la regina Elisabetta II ed il principe Filippo, Camilla fu fatta accomodare lontano da Carlo nella cattedrale di Chester, perché i tempi non erano ancora maturi per vederli uno accanto all’altra in un evento ufficiale.
E di imbarazzo in imbarazzo, oggi tocca ad Harry. La sua presenza non risulta essere gradita a nessuno, né alla famiglia reale, che rischia di veder pubblicare nuove indiscrezioni nel prossimo libro di Harry o dei suoi amici/biografi, nè agli sposi che potrebbero vedere il loro matrimonio passare in secondo piano dietro alla presenza ingombrante ed imbarazzante dei due duchi del Sussex.
E quindi a nulla vale che Hugh Grosvenor, in passato sia stato padrino al battesimo dei due piccoli di casa Windsor, dell’erede al trono George nel 2013 e di Archie “da Montecito” nel 2019. Nessuno ad oggi vuole commentare la lista degli invitati, ma pare di poter dire con ogni certezza che quelle nozze non saranno e non ambiscono a diventare il momento di riconciliazione della famiglia reale inglese.