“C’è un’evidente insofferenza verso la magistratura e la sua fisiologica e costituzionale funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti fondamentali”. E ancora: “Non ce l’hanno regalata questa autonomia e indipendenza come privilegio corporativo, ci hanno onerato di questa autonomia e indipendenza perché ogni qualvolta maggioranze contingenti avessero messo sotto scacco o in pericolo i diritti il ruolo della magistratura sarebbe dovuto essere quello di riequilibrare questo attacco a tutela dei diritti”. Queste parole, pronunciate lo scorso settembre dal segretario di Magistratura democratica Stefano Musolino al congresso di Area a Palermo, sono state citate dal ministro della Difesa Guido Crosetto come esempio delle “tendenze preoccupanti” nei discorsi dei magistrati che hanno giustificato le sue dichiarazioni al Corriere della sera del 26 novembre scorso sull'”opposizione giudiziaria al governo”. Nelle repliche all’informativa, la deputata M5s Valentina D’Orso (capogruppo in Commissione Giustizia), rinfaccia al ministro di “non aver capito nulla di quel passaggio sul ruolo costituzionale della magistratura”, analizzando il discorso di Musolino parola per parola: “Ciò che è stato detto in quell’occasione è chiaro a tutti tranne che a lei e alla sua maggioranza”, attacca.