I rapporti sessuali consumati nella casa di Ignazio La Russa durante la notte del 18 maggio scorso dal figlio del presidente del Senato, da un suo amico e da una ragazza che poi ha denunciato entrambi per stupro sono stati ripresi con i telefoni cellulari. Se non è una svolta nell’inchiesta, poco ci manca. A riportare il dettaglio che ha la potenzialità di cambiare l’esito dell’indagine è il Corriere della Sera. Secondo il quotidiano di via Solferino nei fotogrammi la giovane (che ha denunciato di aver subito a sua insaputa rapporti sessuali da Leonardo Apache La Russa e dal dj Tommaso Gilardoni) sembrerebbe cosciente e partecipe, ma allo stesso tempo i video da soli non possono dimostrare se e quanto il mix di alcol e sostanze che aveva assunto possa aver alterato il suo stato mentale, compromesso la sua capacità di autodeterminarsi e poi ricordare l’accaduto.
La scoperta dell’esistenza di questi filmati è stata innescata da una intercettazione. Anche quest’ultimo elemento, secondo il quotidiano, cambia i dati sulla cui base i magistrati devono decidere il tema cruciale dell’inchiesta: se la giovane abbia o meno prestato il consenso agli atti sessuali richiesto dalla legge per escludere che possano essere accusati di stupro. La Russa jr, 21 anni, e il suo amico dj Tommy, 24, sin dall’inizio ripetono che la ragazza era consenziente. Una valutazione – scrive il Corriere – resa ancor più complessa per la possibile interazione nella ragazza tra un disturbo psicologico, gli psicofarmaci che aveva assunto nei giorni precedenti e l’effetto della cocaina, della cannabis e dei due bicchieri di vino già consumati quella sera prima di arrivare in discoteca, dove poi vi ha aggiunto anche tre gin tonic, alcuni «shot» di tequila e forse altra coca.
Molto dettagliata è anche la dinamica con cui gli inquirenti hanno scoperto l’esistenza dei filmati in questione. La prima traccia di video è emersa quando un giovane conoscente del dj, sentito come teste dalla Polizia, chiama il padre e fa riferimento all’esistenza di una immagine di cui non si era parlato nell’audizione. Non poteva però sapere di essere intercettato dagli investigatori del procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. Gli sviluppi successivi hanno portato a più di un video fatto in casa La Russa. La possibile svolta dell’inchiesta, tra l’altro, arriva nel giorno in cui è fissato l’interrogatorio di La Russa junior, che sarà sentito all’interno del tribunale di Milano dalle pm Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro.