È per la sua intrinseca delicatezza che la carta – diversamente dalle opere pittoriche o dalle sculture – non può stare sotto i riflettori, perché proprio quella luce che, materialmente o in maniera simbolica, di solito dà notorietà, in questo caso rischia di creare danni irreparabili. Per cui una mostra di documenti, soprattutto se di Leonardo da Vinci, è un’occasione imperdibile per trovarsi al cospetto di uno dei più grandi geni del genere umano. In tal senso quello pensato dall’amministrazione comunale di Livorno, ha il “profumo” del regalo di Natale, a tutti gli effetti.
Dal 21 dicembre fino al 1° aprile 2024 (e difficilmente potranno essere concesse proroghe a causa delle regole imposte dall’esposizione di documenti cartacei) al Museo della Città si terrà la mostra Leonardo da Vinci. Bellezza e invenzione, che arriva a quattro anni dalle numerose mostre del 2019 che furono dedicate ai 500 trascorsi dalla morte dell’artista e scienziato fiorentino.
Promossa e organizzata dal Comune di Livorno insieme a MetaMorfosi Eventi, curata da Sara Taglialagamba e con il catalogo edito da Sillabe (casa editrice che “gioca in casa” ed è specializzata in cataloghi d’arte), la mostra propone l’esposizione di 15 disegni autografi di Leonardo da Vinci del Codice Atlantico provenienti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e il Codice sul Volo degli Uccelli dalla Biblioteca Reale di Torino, lo stesso luogo dove si conserva il ritratto che per molti studiosi identifica il genio di Vinci.
La mostra comprende anche una serie di disegni e dipinti leonardeschi che testimoniano la ricezione e la diffusione di temi di Leonardo: in questa particolare sezione trovano spazio le opere di numerosi autori eccellenti tra cui Keith Haring, Lucio Fontana, Aligi Sassu, Piero Dorazio e Arnaldo Pomodoro, tanto per citare alcuni nomi. In tutto si tratta di oltre 70 opere che descrivono il connubio strettissimo tra bellezza e invenzione proprio del genio universale.
Come spiega la curatrice, Sara Taglialagamba, ci si sofferma tra l’altro sulla presenza dell’artista a Livorno e nei territori limitrofi (con particolare attenzione ai due soggiorni a Piombino, nel 1502 per volere di Cesare Borgia e nel 1504 sotto Iacopo IV Appiani). Il cuore pulsante della mostra, nella seconda sezione, è un itinerario cronologico che conduce alla scoperta delle opere autografe appartenenti al Codice Atlantico e al Codice sul volo degli uccelli. Una terza sezione affronta la diffusione e la ricezione di Leonardo tra i suoi allievi e seguaci, per scoprire che, ad eccezione di pochi casi isolati, almeno fino alle soglie del Settecento, fosse conosciuto come pittore. E però la presenza di un raro documento come il disegno tecnologico 4085 A del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze, attesta che, già a metà del Cinquecento, si registra l’effettiva circolazione e fortuna di alcuni disegni tecnologici autografi, alcuni rintracciabili tra le carte di Leonardo, altri andati in parte perduti. L’ultima parte della mostra (negli spazi dell’ex Chiesa del Luogo Pio) è dedicata allo studioso Carlo Pedretti – uno dei maggiori esperti della vita e delle opere di Leonardo da Vinci – “con l’obiettivo – spiega Taglialagamba – di valorizzare sia il ruolo fondamentale all’interno degli studi leonardiani, sia il dialogo ininterrotto tra Leonardo e l’arte del Novecento, da lui sempre incoraggiato”.
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Info
Leonardo da Vinci | Bellezza e invenzione
Curatrice | Sara Taglialagamba
Dove | Livorno, museo della Città – Piazza del Luogo Pio
Quando | 21.12.2023-01.04.2024
Orari | Lun-ven 10-19, Sab, dom e festivi 10-21
Biglietti | Intero 15 euro, ridotto 10. Cumulativo con Museo Fattori 18 euro
Contatti | Tel 0586 824551 – museodellacitta@comune.livorno.it
Web | www.museodellacittalivorno.it
Social | Ig @museodellacittalivorno