Ci è cascato anche il premier irlandese Leo Varadkar. Dopo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, c’è un altro leader che ha subito uno scherzo telefonico del duo russo Vovan e Lexus. Pensando di parlare con un alto funzionario africano – proprio come era accaduto alla premier italiana – Varadkar si è lasciato andare a qualche confidenza di troppo sul problema dei rifugiati ucraini: “Stiamo vivendo una grande crisi dei rifugiati in Irlanda, la più grande che abbiamo dovuto fronteggiare nella nostra storia”, ha affermato durante lo ‘scherzo’ telefonico, finito sul canale Telegram dei due comici e subito ribattuto dall’agenzia Ria Novosti.
Il primo ministro irlandese ha sottolineato che attualmente sono circa 100mila gli ucraini che vivono nel Paese: “Io stesso ho dato ospitalità a un rifugiato dall’Ucraina a casa mia per nove mesi”, ha aggiunto. Nulla di compromettente ma – come già accaduto ad altri leader mondiale caduti nella ‘trappola’ di Vovan e Lexus, resta il problema di come il duo – accusato di essere vicino ai servizi segreti russi – riesca a mettersi in contatto diretto con presidenti del Consiglio beffando gli staff che dovrebbero filtrare le telefonate.
Nella rete dei comici-giornalisti sono caduti la presidente della Bce Christine Lagarde e, pochi mesi prima di morire, anche l’ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, entrambi gabbati da Vovan e Lexus in versione Volodymyr Zelensky. Ma anche l’ex premier britannico Boris Johnson e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Pedro Sanchez, senza dimenticare la ‘mamma’ di Harry Potter J.K.Rowling ed Elton John.