“Il 2023 sta finendo e siamo qui come ogni anno, a tirare le somme, a fare un bilancio e a prepararci per il 2024 che sarà come ben immaginate, un altro anno di battaglie. Quest’anno devo dire che praticamente tutti gli scandali che hanno riguardato il governo Meloni li avete letti in anteprima sul Fatto. Abbiamo cominciato alla fine dell’anno scorso con il caso Santanchè, che poi è stato ripreso e rilanciato da Report.
II caso Sgarbi, i casi Sgarbi, perché se ne scopre uno al giorno praticamente. Il caso Gasparri: conflitti di interessi con la cybersecurity. Il caso Lollobrigida che fa fermare il treno a Campino, perché lui è lui e gli altri non sono un cazzo come il Marchese del Grillo, anche questo l’avete letto in anteprima sul Fatto; è un nostro scoop. E l’ultimo caso è quello del ministro della difesa Crosetto, che vive da mesi in un attico e superattico di 220 mq senza pagare un euro di affitto, cosa che naturalmente vorremmo fare tutti, ma nessuno di noi si può permettere. Quando siamo nati nel 2009 eravamo quelli che dicevano le cose che gli altri non dicevano, adesso oltre a dire le cose che gli altri non dicono siamo pure quelli che dicono le cose, un anno prima, due anni prima. Prendete per esempio le due guerre che stanno funestando le vicinanze dell’Italia e dell’Europa, la guerra in Ucraina scatenata dai russi nel 2022 e la guerra tra Israele e Hamas scatenata da Hamas il 7 ottobre, con una risposta feroce, inaudita e inammissibile di Israele sulla Striscia di Gaza. Bene, noi fin dall’inizio, pur non avendo i mezzi che hanno gli altri giornali per mandare decine di inviati sul terreno, avevamo detto come sarebbe andata a finire grazie ai nostri esperti che ci avevano illuminati in anteprima. Adesso, un anno e mezzo dopo, 500.000 morti dopo, se leggete con attenzione gran parte degli editoriali, dei commenti e delle analisi degli altri giornali sembrano scritti del generale Mini, da Orsini, da Elena Basile, da Barbara Spinelli, dal Fatto Quotidiano. Solo che nel frattempo sono passati una ventina di mesi e soprattutto sono morte inutilmente 500.000 persone. Non siamo infallibili. Facciamo anche noi i nostri errori, però gli errori li facciamo in buona fede, e quando li facciamo ce ne scusiamo addirittura prima che qualcuno ci chieda la rettifica.
Noi naturalmente vi ringraziamo per il sostegno che ci avete dato in tutti questi anni.
Il 2024 sarà l’anno del nostro quindicesimo compleanno, quindi ci avviciniamo alla maggiore età e lo festeggeremo degnamente alla nostra maniera, facendo il nostro lavoro, possibilmente ancora meglio di come l’abbiamo fatto in questi primi 14 anni, dando notizie, facendo scoop, facendo commenti, facendo analisi, sorprendendo e rompendo i coglioni che è un po’ la nostra caratteristica.
Naturalmente questo ha un prezzo perché veniamo attaccati, ci lesinano la pubblicità, cause civili, querele penali e insulti. Insomma, ne abbiamo fatto una collezione persino per le nostre vignette, per la nostra satira, quest’anno abbiamo superato il muro del suono, per cui siamo stati lapidati addirittura perché facciamo satira come se fosse un delitto. Oltre che per il fatto che facciamo cronaca, quindi vi chiediamo una mano, come sempre.
Per quest’anno, per il nostro quindicesimo compleanno, c’è un’altra bella novità. Sottoscrivendo un abbonamento annuale potrete acquistare il pacchetto abbonamento a quattro corsi che partono nel 2024 della nostra scuola. La Scuola del Fatto Quotidiano intitolata alla memoria del grande Mimmo De Masi che purtroppo ci ha lasciato pochi mesi fa. Il prezzo e devo dire è piuttosto unico e vantaggioso perché si possono acquistare quattro corsi a 500€. Sono corsi che riguardano vari temi, tra i quali uno sarà dedicato all’intelligenza artificiale e l’altro al giornalismo per insegnare come si fa il giornalista, ma soprattutto come si fa il lettore, come si fa a leggere i giornali, come si fa ad interpretarli e a capirli. Questi corsi partiranno da fine gennaio per tutto l’anno, con un’anteprima di dieci lezioni gratuite on line che abbiamo ribattezzato “Manifesto degli studi”. Se vi abbonate riceverete tutte le informazioni, ma se volete farvi un’idea prima per decidere poi se abbonarvi o meno, visitate il sito scuoladelfatto.it e trovate tutto.
Ecco, grazie per quello che avete fatto. Ve l’ho già detto finora e per quello che farete in queste feste per sostenere, per diffondere il Fatto, grazie a quelli che lo comprano quotidianamente, recandosi ogni giorno all’edicola. Non li dimentichiamo mai perché sono un sostegno molto prezioso, forse il sostegno più prezioso che abbiamo. Ed è anche un sostegno agli edicolanti che fanno un mestiere sempre più difficile ed anche quello sempre più meritorio. Perché che cosa sarebbe una democrazia senza le edicole?
Noi resteremo quelli che siamo. Cercheremo di migliorare, di informarvi. Ci sarà molto da raccontare. Il governo che abbiamo lo conoscete. Non ci risparmieremo nel combatterlo con le notizie e con l’imparzialità, senza pregiudizi ma senza sconti. E voi, se potete, continuate ad aiutarci perché ovviamente senza di voi noi non esisteremmo.
La prima battaglia del 2024 sarà quella contro il bavaglio. È passato proprio pochi giorni fa in Parlamento una cosa vergognosa che proibisce ai giornalisti di fare il loro mestiere con precisione. Non si possono citare, tra virgolette, nemmeno stralci delle ordinanze di custodia cautelare. Cioè arrestano qualcuno e noi che dovremmo informarvi sul perché è stato arrestato e analizzare il mandato di cattura, come si chiamava una volta, per vedere se le prove per arrestare una persona c’erano, non c’erano, se ci sono errori giudiziari o se invece ci sono comportamenti vergognosi da parte di personaggi pubblici. Noi dovremmo usare delle parole, per parafrasare quello che c’è scritto, perché non potremmo più essere esatti. Non vi potremo dire che cosa dicono le persone in quella intercettazione. Quindi se il giudice si è sbagliato, capendo una parola per un’altra, non potremmo attaccare il giudice, e se invece il giudice ha visto giusto e c’è un comportamento indecente da parte di un politico o di un finanziere, noi non potremmo dirvelo con la precisione delle virgolette. Ovviamente questo è contro la Costituzione e l’articolo 21 della Costituzione, soprattutto è contro la giurisprudenza europea e quindi noi faremo obiezione di coscienza. Appena verrà fuori un’ordinanza di custodia cautelare su qualche personaggio di interesse pubblico, noi la pubblicheremo integrale, non solo tra virgolette, da cima a fondo. Ovviamente verremo processati per il nuovo reato che è stato introdotto e quindi ci appelleremo alla Corte Costituzionale e alla Corte europea perché condanni l’Italia per questa legge ignobile e perché questa legge venga disapplicata nei tribunali e cancellata. È inutile aspettare che nella prossima legislatura le attuali opposizioni, se vinceranno, la cancellino. Lo possiamo fare subito. Con tutti i processi che abbiamo ce ne conquisteremo qualcuno in più e quindi dateci una mano anche per questo. Perché ovviamente noi le intercettazioni e le ordinanze di custodia le conosciamo, è raccontarle a voi che ci viene vietato. Quindi è un attentato contro i cittadini, non contro i giornalisti, contro i lettori, non contro i cronisti. Quindi diamoci una mano.
Buon Natale e buon anno con Il Fatto Quotidiano”.
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