Quanto erano ricchi i McAllister di Mamma, ho perso l’aereo? Si sa, in vista del Natale, anche nella redazione del New York Times si girano i pollici. Durante uno di questi estenuanti esercizi di abilità con le dita ecco il quesito natalizio che non t’aspetti, e che ha smosso un’attenzione social senza precedenti: ma quanto sarà stata ricca la famiglia del protagonista di uno dei film più popolari e visti della storia del cinema? Ecco allora, dati alla mano, un’analisi finanziaria che nemmeno l’Agenzia delle Entrate (o l’IRS). Intanto ricordiamo che la trama del film scritto e prodotto da John Hughes e diretto da Chris Columbus nel 1990 vuole Kevin (Macaulay Culkin) dimenticato a casa da solo per sbaglio dai genitori che partono per Parigi. A quel punto entreranno in scena due ladri pasticcioni (Joe Pesci e Daniel Stern) che cercheranno di svaligiare la casa.
Quindi, particolare numero uno: i McCallister vivono in una villa lussuosa del sobborgo Winnetka di Chicago a tre piani. Secondo il sito di annunci immobiliari Realtor.com si tratta di uno dei più costosi spazi immobiliari degli Stati Uniti. Secondo: nel 1990 una casa del genere se la poteva permettere l’1% degli abitanti della città,percentuale che peraltro oggi è rimasta identica ad allora. Terzo: il reddito dei McCallister sarebbe più o meno di 305mila dollari all’anno – circa 665mila dollari di oggi. Quarto: in pochi sapranno che la villa apparteneva ad una coppia, John e Cynthia Abendshien. L’accordo di produzione era di un set di sei settimane, ma si continuò per 4 mesi. Così i proprietari, ospitati da un lussuoso albero a spese della produzione, tornarono a casa loro insediandosi al secondo piano. Gli Abendshien hanno poi venduto la villa nel 2012 per 1,58 milioni di dollari; mentre oggi il valore è salito a 2,3 milioni di dollari. Quinto: alcuni indizi (la vendita di un Rolex patacca da parte della mamma di Kevin per comprarsi un biglietto del ritorno e altri piccoli dettagli scenografici nell’arredamento della villa) mostrano che i McAllister sarebbero stati ricchi, ma non ricchissimi.
Secondo le fonti interrogate dal NYT, il padre di Kevin sarebbe un uomo d’affari che lavora in borsa e la madre una stilista di moda perché nella casa ci sono molti manichini e macchine da cucire. Le congetture nell’inchiesta del NYT si sprecano e risultano francamente peregrine. Ricordiamo infatti che siamo di fronte a un film, perlopiù una commedia, quindi licenza poetica a go-go.