Cronaca

Torino, vento a 200 km orari e caldo anomalo. L’allarme di Coldiretti: “Milioni di danni”

Il caldo anomalo e il forte di vento di foehn, previsto nel nord Italia nei giorni di Natale, hanno già colpito Torino. Le raffiche hanno toccato i 224 chilometri orari nelle zone della Sacra di San Michele, i 120 chilometri orari nelle zone pedemontane e gli 85 chilometri orari in pianura. Durante la notte sono stati moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco e l’allerta resta alta anche per la giornata di venerdì.

Le raffiche hanno causato grandi danni: sono caduti alberi, lamiere, ponteggi e ci sono stati incendi boschivi, principalmente nelle zone della bassa Valle di Susa, nel Pinerolese e nelle valli di Lanzo. A Villar Perosa è caduto un albero sui cavi dell’energia elettrica, a Condove l’impalcatura di una palazzina di tre piani è caduta in strada, a Pinerolo le reti metalliche e i teli di un cantiere sono finiti in strada.

Sono stati numerosi gli interventi per gli alberi caduti, per la rimozione di alberi in strada e anche per gli incendi boschivi, che sono un notevole problema dato il grande caldo e temperature che toccano i 18 gradi. Le condizioni dell’ambiente, asciutto e senza neve dopo settimane senza pioggia, alzano il rischio di incendi, sia naturali che innescati dai piromani che, a detta di Coldiretti, “attendono proprio i giorni di vento per appiccare il fuoco”.

La Coldiretti di Torino in una nota anticipa che una stima completa dei danni per le strutture agricole non si può ancora fare, ma dalle prime comunicazioni si è già toccato il milione di euro: “Al momento i territori più colpiti risultano essere il Canavese, il Ciriacese, la Bassa valle di Susa, la zona ovest di Torino. In queste zone, durante la notte sono stati scoperchiati tetti di pagliai e fienili oltre a tettoie di stalle e tunnel di coltivazione”, spiega l’associazione. “Molte strade vicinali di accesso ai campi sono interrotte a causa degli alberi caduti: gli agricoltori le stanno liberando con i loro mezzi – continua Coldiretti – Grande spavento, in particolare, per gli allevatori che hanno dovuto tranquillizzare i loro animali terrorizzati che, nel panico, hanno rischiato di ferirsi”.