“Il problema del turismo è che ci sono salari che non permettono ai lavoratori di arrivare alla fine del mese. Per noi prendere 5 o 6 euro all’ora significa una paga da fame”. Nel giorno dello sciopero dei lavoratori del commercio e del turismo, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini da Milano attacca il governo e la ministra Santanchè che un mese fa, al forum del turismo su Stresa, aveva detto “che per lavorare nel turismo serviva passione”. Ma i lavoratori del settore “la passione ce l’hanno sempre messa” prosegue Landini ricordando che è il governo “a dover metterci più passione mettendosi nei panni di chi lavora e non arriva alla fine del mese”. Il prossimo anno, secondo il segretario della Cgil, scadranno quasi dieci milioni di persone si ritroveranno con il contratto scaduto: “Il 2024 dovrà essere l’anno dei rinnovi altrimenti ci sarà una mobilitazione”.
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