Una natività con due madonne e San Giuseppe che inchioda la bara del patriarcato. È l’ultima opera dell’artista Laika, disegnata sulle serrande dell’associazione anti-abortista Pro Vita e Famiglia, a Roma. Le due Maria sono intente ad accudire un Gesù Bambino fasciato in un lenzuolo con i colori arcobaleno, simbolo della comunità LGBTQIA+. Accanto è stato anche ritratto San Giuseppe mentre è impegnato a inchiodare una bara sulla quale campeggiano le scritte “Patriarchy” (patriarcato, ndr) e “Rip”, acronimo di “rest in peace” (risposa in pace, ndr).
L’associazione anti-abortista ha annunciato che segnalerà alla Digos “questo ennesimo riferimento alla morte che ci viene rivolto da attivisti politici di estrema sinistra, sulla scia dell’ordigno esplosivo lanciato nel nostro ufficio durante il corteo trans-femminista di Non una di meno del 25 novembre scorso, su cui le indagini sono tuttora in corso”. L’artista ha rivendicato su Instagram: “Questo è il mio augurio di buon Natale a tutti gli italiani, che sia di buon auspicio per il futuro: un futuro senza discriminazioni, che si lasci alle spalle i cosiddetti ‘valori tradizionali’, frutto di una società misogina, omofoba e patriarcale. Di quel patriarcato che ancora oggi è responsabile della morte di una donna ogni tre giorni per mano di un uomo”, ha scritto postando i due disegni realizzati nella notte tra il 23 e il 24 dicembre.
“La cornice non è casuale: è assurdo che nel 2023 ci siano associazioni sponsorizzate e finanziate dallo stato che promuovano valori medievali, come l’ascolto del battito cardiaco del feto e la cancellazione di un* dei due genitori dai certificati di nascita di famiglie LGBT+. Ognuno ha diritto a fare la proprie scelte riguardo il proprio corpo e il proprio orientamento sessuale”, ha aggiunto in una sorta di spiegazione del perché abbia scelto proprio le serrande dell’associazione Pro Vita e Famiglia. Laika ha quindi citato Michela Murgia, la scrittrice scomparsa negli scorsi mesi: “Diceva: ‘La famiglia sono le persone che ti scegli'”.