È stato trasferito in una colonia penale a Kharp, nell’Artico russo, una delle zone più isolate al mondo. Dopo venti giorni, Alexei Navalny “ricompare”. La famiglia dell’oppositore russo è riuscita a sapere dove si trova al termine di tre settimane in cui non aveva più notizie dell’uomo, condannato a 19 anni di carcere. “Abbiamo trovato Navalny. È nella colonia penitenziaria numero tre“, ha scritto la sua portavoce Kira Iarmych su X precisando che l’oppositore “sta bene” e che il suo avvocato gli ha fatto visita.

Kharp, una piccola città di circa 5.000 abitanti, si trova nella Yamalo-Nenetsia, una regione remota della Russia settentrionale, oltre il Circolo Polare Artico e ospita diverse colonie penali. Navalny sta scontando una condanna a quasi vent’anni per “estremismo”. Secondo il verdetto, Navalny deve scontare la sua pena in una colonia a “regime speciale”, una categoria di strutture in cui le condizioni di detenzione sono le più dure e che di solito sono riservate agli ergastolani e ai prigionieri più pericolosi.

“Fin dall’inizio è stato chiaro che le autorità volevano isolare Alexei, in particolare prima delle elezioni presidenziali” previste per il marzo 2024, ha commentato Ivan Jdanov, uno dei suoi stretti collaboratori, su X. I trasferimenti da una colonia carceraria all’altra in Russia richiedono spesso diverse settimane di viaggio in treno con scali, e le famiglie dei detenuti rimangono senza notizie durante questo periodo. La mancanza di notizie sul leader dell’opposizione ha destato preoccupazione in diverse capitali occidentali e all’Onu.

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