A rivelarlo è l'ex fidanzata dell'attore, Kayti Edwards, che - in un'intervista al Sun, ha raccontato di quando una volta, tornando a casa, trovò l'attore morto lo scorso 28 ottobre in queste condizioni
Matthew Perry si era incollato le mani alle gambe per non drogarsi. A rivelarlo è l’ex fidanzata dell’attore, Kayti Edwards, che – in un’intervista al Sun, ha raccontato di quando una volta, tornando a casa, trovò l’attore morto lo scorso 28 ottobre in queste condizioni. “Ero a casa di Matthew sulle colline di Hollywood – ha ricordato -. Stava male, si era sballato tutta la notte con una miriade di droghe, probabilmente crack, cocaina e altre sostanze. L’ho trovato con le mani incollate alle gambe: era disperatamente triste. Ho dovuto usare il solvente per unghie e l’olio d’oliva per liberarlo. È stato orribile – ha aggiunto – per liberarlo gli ho strappato i peli dalle gambe e gli erano rimaste delle chiazze rosse e crude“.
Kayti Edwards ha spiegato di aver avuto una relazione con la star di Friends nel 2006, prima di lavorare come sua assistente cinque anni dopo, e in tutto quel tempo le droghe sono sempre state l’ossessione dell’attore: “Anche quando era pulito e in riabilitazione, pensava di assumere farmaci, mi diceva ‘Andiamo a prendere un po’ di cocaina’. Poi aggiungeva: ‘Sto scherzando’. Io invece gli dicevo di andare a pranzo e non pensarci“.
La persistenza della dipendenza
La lotta di Perry contro la dipendenza è stata documentata nel corso degli anni, ma le informazioni emerse successivamente alla sua morte rivelano la profondità della sua tormentata battaglia personale. Il coroner ha attribuito la causa del decesso alle assunzioni di diversi farmaci, con la ketamina in primo piano, un tranquillante utilizzato per trattare depressioni e dipendenze. Perry faceva regolarmente flebo di ketamina, e l’autopsia ha rivelato che, nonostante la quantità nel suo corpo non corrispondesse a quella dell’ultimo trattamento, tracce di polvere di ketamina sono state trovate nello stomaco. La collaboratrice ha escluso che Perry avesse impulsi suicidi.
L’uso di medicinali controversi
L’attore, famoso per il ruolo di Chandler Bing in “Friends”, avrebbe addirittura chiesto ai medici di aiutarlo a smettere gradualmente con la ketamina e la buprenorfina, un farmaco usato contro le dipendenze. Perry aveva recentemente festeggiato 19 mesi senza toccare sostanze stupefacenti. Tuttavia, nell’appartamento di Perry sono stati trovati medicinali controversi, tra cui iniezioni di testosterone. Non è chiaro il motivo di queste iniezioni, ma una teoria suggerisce che potrebbero essere state prescritte per contrastare gli effetti di un farmaco a base di estrogeni che l’attore assumeva per dimagrire.
Una morte avvolta nel mistero
La tragedia di Perry è ulteriormente oscurata dalle circostanze della sua morte. Tutti questi medicinali sono stati rinvenuti nella sua casa, nella camera del suo assistente, accanto a farmaci da banco, in boccette semivuote. La sua morte rappresenta un duro colpo per i fan di “Friends” e per coloro che hanno seguito la sua carriera, ma è anche un triste richiamo alle sfide personali di molte persone nel combattere le dipendenze.