La Sea Watch 5 è in viaggio verso il porto di Marina di Carrara con i 119 migranti che ha soccorso in mare il giorno di Natale. La ong tedesca su X ha contestato la scelta del governo, sottolineando che si tratta di una scelta “per allontanarli”. La destinazione, si legge, “dista circa 1.150 km. Lo scopo di questi porti distanti è quello di tenere le navi di soccorso lontane dall’area delle operazioni in modo da non poter salvare altre persone in difficoltà“.
In sostegno di Sea Watch è intervenuto il dem Sandro Ruotolo: “Avete ragione a polemizzare con il governo del mio Paese”, ha scritto in rete. “Un governo dove non c’è umanità e dove fanno di tutto per mettersi di traverso contro le ong che salvano vite umane in mare mentre i governi d’Europa non fanno nulla. Mandarvi al porto di Marina di Carrara a 1150km dal luogo cioè dove avete salvato 119 immigrati è disumano. Quanti di quegli 8 morti al giorno annegati nel Mare Nostrum nel 2023 l’Europa è responsabile?”, ha concluso.
Gestern Abend haben wir 119 Menschen gerettet. Italien hat uns Marina di Carrara als sicheren Hafen zugewiesen. Der ist ⁓1150 km entfernt. Ziel dieser entfernten Häfen ist, Rettungsschiffe vom Einsatzgebiet fernzuhalten, damit wir keine weiteren Menschen retten können. pic.twitter.com/O2d1sJkJ1Y
— Sea-Watch (@seawatchcrew) December 25, 2023
In giornata, intanto, altri 108 migranti sono sbarcati al molo Favarolo di Lampedusa: erano a bordo di 4 diverse imbarcazioni soccorse al largo dell’isola. Salgono a 9 gli approdi dalla mezzanotte, per un totale di 281 migranti. Sui quattro barchini viaggiavano 10, 32, 6 e 60 tra bengalesi, pakistani, egiziani, tunisini e siriani. Sarebbero partiti da Monastir e Sidi Mansour, in Tunisia e il gruppo più numeroso da Zuara, in Libia.