Musica

“Vita Spericolata” di Vasco Rossi: ecco il primo video ufficiale dopo 40 anni

In occasione dell'uscita del cofanetto celebrativo "Bollicine 40th Rplay Special Edition", è stato pubblicato – a 40 anni dalla presentazione al Festival di Sanremo 1983 - il primo video ufficiale del brano cult di Vasco Rossi, “Vita Spericolata”

di Andrea Conti

“Vita Spericolata” non è solo il brano cult di Vasco Rossi, ma il manifesto di una generazione presentato sul palco del Festival di Sanremo nel 1983. “Spericolato, rischioso, avventuroso. – ha dichiarato l’artista, in merito al suo brano – Nel senso che dice Nietzsche: la vita va vissuta pericolosamente e pienamente accettandone le sfide, i rischi, le fatiche, le gioie e le sofferenze. Cercare di prevenire e affrontare gli ostacoli, non evitarli. Rifiutai un lavoro sicuro in banca per inseguire il mio sogno di vivere di musica e parole. Fare cose spericolate significa fare esercizio, ripetere e imparare tecniche, rischiare ma portare sempre a casa la pelle”.

Il brano è contenuto nello storico album “Bollicine” che festeggia 40 anni dalla pubblicazione con un nuovo cofanetto “Bollicine 40th Rplay Special Edition”, lanciata da Carosello Records. Per l’occasione è stato anche realizzato per la prima volta il video animato di “Vita Spericolata”, prodotto da Chiaroscuro Creative. Il messaggio del video è un invito a prendere in mano la propria vita: “La canzone coglie perfettamente lo spirito di quei primi Ottanta. Dopo gli anni di piombo, cominciavano a cadere molti degli ideali figli del Sessantotto e c’era una grande voglia di riscatto, di sognare, di avere un futuro luminoso davanti”, ha affermato il regista Arturo Bertusi.

Nelle immagini della clip naturalmente compare il Roxy Bar di Bologna, che non c’entra nulla con quello di “Vita spericolata”, in cui si cita la canzone di Fred Buscaglione, ma che comunque è entrato a far parte dei miti che ruotano attorno a Vasco. C’è anche un omaggio a un’autentica “spericolata” del passato: Amelia Earhart, la prima donna ad attraversare gli oceani da sola alla guida di un velivolo, tra gli Anni 20 e 30 del Novecento. Alla fine del video, da un immaginario “ascensore temporale” in cui tutti i personaggi si ritrovano nel presente, vediamo uscire, insieme a loro, il Vasco di oggi, quarant’anni dopo quel giorno di pioggia, pronto a salire sul palco.

“Il concept del video ha a che fare con l’interpretazione sbagliata della canzone all’epoca in cui uscì: inizialmente era stata letta dai benpensanti di allora come un inno all’autodistruzione e allo sballo. – ha concluso il regista – E invece il vero senso di questo brano è un invito alla vita, a vivere liberamente e pienamente, emancipandosi dalle convenzioni, dalle sovrastrutture che portano a un’esistenza piatta. Per farlo è inevitabile correre dei rischi”.

“VITA SPERICOLATA” NATA SOTTO LA PIOGGIA – La genesi del brano parte da Vasco che aveva tra le mani il provino di Tullio Ferro con la musica. Erano mesi che tentava di scriverci il testo fino a quel pomeriggio d’estate del 1982, quando l’artista era a Cagliari per un concerto e si mise a piovere tanto forte che lo spettacolo fu cancellato. Così Vasco si ritrovò in macchina da solo, in un posto sconosciuto, per di più sotto una pioggia battente a ripensare a quel testo che non arrivava e si domandò: “Io cosa voglio?”. La risposta che si diede corrisponde naturalmente al titolo del brano che iniziò a scrivere lì per lì, di getto, nell’abitacolo dell’auto ferma sul ciglio della strada mentre fuori infuriava il temporale.

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