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L’attivista palestinese Khalida Jarrar è stata arrestata dall’esercito israeliano dopo un raid in Cisgiordania

Khalida Jarrar è stata arrestata dall’esercito israeliano. L’attivista – nota ex deputata palestinese socialista e femminista, dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (PFLP) e membro del Consiglio Legislativo Palestinese – è stata prelevata, nel corso della notte tra il 25 e il 26 dicembre, dalla sua casa a Ramallah, in Cisgiordania, e portata in carcere. Lo rivelano fonti dell’emittente araba Al Jazeera. Sono stati arrestati anche altri membri del Fronte: “Khalida Jarrar, una terrorista ricercata, è stata arrestato insieme ad altri attivisti del Pflp”, si legge in una dichiarazione dell’Idf, le forze armate dello Stato d’Israele. Secondo fonti citate da Anadolu, le forze israeliane hanno condotto un raid ad Al-Bireh e arrestato Jarrar – che è stata eletta membro del Consiglio legislativo nelle ultime elezioni parlamentari che si sono svolte nel 2006 – dopo aver perquisito la sua abitazione.

Arrestata già diverse volte in passato – anche senza processo – nel 2021 era stata rilasciata da Israele dopo due anni di carcere preventivo: fermata con l’accusa di essere coinvolta in “attività che mettono a repentaglio la sicurezza” per la sua posizione nell’associazione, era stata successivamente condannata a due anni dopo il patteggiamento per aver ammesso di far parte del Fronte. Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina è un’organizzazione laica marxista-leninista e socialista rivoluzionaria fondata nel 1967 da George Habash. È il secondo gruppo più grande tra quelli che formano l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, dopo al-Fatḥ, ed è considerato da Israele – ma anche dagli Stati Uniti e dall’Unione europea – un’organizzazione terroristica.