Sono 4 le persone che hanno perso la vita nell’incidente che ha coinvolto un’ambulanza partita da Fossombrone e un pullman sul quale viaggiano bambini e ragazzi in gita a Urbino. Tre gli operatori sanitari (un medico, un’infermiera e l’autista) e un paziente morti e 7 le persone rimaste ferite, 4 trasportate all’ospedale di Pesaro (2 bambini e 2 accompagnatori) e 3 all’ospedale di Urbino (2 ragazzi e un accompagnatore).
Lo comunica in una nota l’Azienda sanitaria territoriale Pesaro Urbino. “Effettuati tutti gli accertamenti e la situazione è sotto controllo”, si legge. “Le ferite riportate sono lievi e per gli ospiti del pullman sono in corso le procedure di dimissione per il rientro a casa. Gli altri ragazzi che viaggiavano con il pullman saranno riportati a casa da un mezzo messo a disposizione dagli organizzatori della gita”.
E’ invece lievemente ferito e in stato di choc l’autista del pullman rimasto coinvolto nel frontale. Si tratta di un 40enne di Ascoli Piceno che si trova in osservazione a Urbino e che dovrebbe essere dimesso in serata. A bordo del pullman viaggiavano ragazzi di età compresa fra i 7 e i 13 anni con relativi accompagnatori, provenienti da varie parrocchie della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto Marche, in provincia di Ascoli Piceno: quelle di Madonna della Speranza, San Giovanni Battista, San Pio V di Grottammare e San Basso di Cupra Marittima. Dopo l’incidente le parrocchie hanno inviato un altro pullman a prendere i ragazzi, che non è ancora rientrato a Grottammare.
“Siamo profondamente addolorati per la perdita dei nostri operatori in questo tragico incidente – commenta la direzione generale dell’Ast Pu – Hanno dedicato la loro vita alla comunità e ai pazienti. Siamo vicini alle famiglie dei nostri colleghi e del paziente che ha perso la vita”. Dichiara l’assessore alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini: “In questo momento di lutto ci uniamo al dolore delle famiglie e a quello della comunità sanitaria, offrendo sostegno e le nostre più sentite condoglianze”.