Roma, 28 dic. (Adnkronos) - Nei primi tre mesi del 2025, le intenzioni d’acquisto degli italiani saranno all’insegna di una cautela (-1,5%) condizionata soprattutto dal settore della mobilità che vede sia le auto nuove (-19,4%) che le usate (-12,5%) con il freno a mano tirato. E' quanto emerge dall'Osservatorio mensile Findomestic, gruppo Bnp Paribas, anticipato dall'Adnkronos.
"Secondo le nostre ultime rilevazioni – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic - in un contesto che resta di preoccupazione, in cui da oltre 2 anni la maggioranza degli italiani guarda al futuro con pessimismo, si colgono alcuni segnali di miglioramento: diminuiscono dal 42% al 39% le famiglie che si dichiarano in una situazione "molto" o "abbastanza problematica e quanto meno sotto Natale è salita dal 26 al 33 la percentuale di chi ritiene che quello attuale sia un buon momento per fare acquisti".
La crescita delle intenzioni d’acquisto di infissi (+20%), grandi elettrodomestici (+17,6%), ristrutturazioni (+15,3%) e mobili (+11,2%) mette in evidenza come gli italiani continuino a progettare acquisti per rendere più efficiente la propria abitazione. "I bonus governativi in approvazione su mobili, infissi, ma anche elettrodomestici - sottolinea Bardazzi - certamente influenzano le intenzioni d’acquisto del settore casa che, fatta eccezione per gli infissi, soffrono nei segmenti più legati all’efficienza energetica: isolamento termico (-0,7%), impianti fotovoltaici (-3,7%) e pompe di calore (-4,7%)". Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, bene anche la telefonia (+9%), attrezzature per il fai da te (+5,1%), tablet (+4%), fotocamere (+2%) e Tv, mentre viaggi e vacanze (-0,9%) toccano uno dei punti più bassi dell’anno come già avvenuto lo scorso luglio. In negativo anche i piccoli elettrodomestici (-4,5%), Pc (-4,9%), attrezzature sportive (-5,4%), motoveicoli (-8%), le e-bike (-12,5%) e i monopattini elettrici (-19%).
A NATALE TRA I REGALI PIU' GETTONATI ABBIGLIAMENTO, LIBRI E MUSICA. L’Osservatorio di dicembre di Findomestic ha stilato una classifica dei regali più scelti dagli italiani quest’anno: su tutti articoli di abbigliamento e accessori (46% delle preferenze) seguiti da libri e musica (34%), cibo e gift card (30%). Più distanziati i trattamenti estetici, e la profumeria (19% di preferenze), giochi o videogiochi (15%) e i pacchetti benessere (10%). Gli articoli tecnologici sono stati preferiti dal 20% del campione, mentre nel 2022 era il 34%. "Anche in questo caso - aggiunge Bardazzi – la prudenza di consumatori particolarmente attenti al budget familiare ha influito sulle scelte d’acquisto: la spesa media dichiarata per i regali nel 2024 è stata di 308 euro, oltre 20 euro in meno rispetto al 2021".
NEL 2024 I BENI DUREVOLI CRESCIUTI PIU’ DEGLI ALTRI MERCATI. Tra i prodotti più venduti nel 2024 le friggitrici (+30.2%), i robot da cucina (+25.5%), le mini-aspirapolvere (+16,6%), le macchine per il caffè (+9%) e i prodotti per la cura dei capelli (+7.8%) e tra i grandi elettrodomestici ci sono anche lavastoviglie (+4.1%). Nel contesto di stagnazione pressoché generalizzata dei consumi fanno eccezione i beni durevoli, che crescono più degli altri mercati e chiuderanno il 2024 a quota +4,2%, raggiungendo il valore record di 78,33 miliardi secondo le stime dell’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic, realizzato dalla società di credito al consumo del Gruppo Bnp Paribas in collaborazione con Prometeia. La performance è trainata dal comparto mobilità, in espansione del 7,6% nonostante il raffreddamento dei prezzi: il fatturato toccherà i 45,2 miliardi soprattutto grazie all’incremento del 9,6% in valore delle auto usate. Il settore dei beni per la casa, invece, dopo la flessione del 2023, rimarrà sostanzialmente invariato (-0,1%), attestandosi a 33,1 miliardi con il rialzo del 6,5% dei piccoli elettrodomestici e il consolidamento dell’1,6% dei grandi elettrodomestici che fanno da contrappeso ai lievi cali previsti nei mobili (-0,2%) e nella telefonia (-0,6%) e alle perdite più consistenti nell’elettronica di consumo (-4,1%) e nell’information technology (-4,4%).
UMBRIA SCALATRICE, LOMBARDIA REGINA. Le regioni in cui si rilevano gli incrementi più marcati della spesa in durevoli sono Umbria (+6,6% per 1,3 miliardi totali), Valle d’Aosta (+6,4% per 200 milioni) e Abruzzo (+6% per 1,6 miliardi), mentre le crescite più contenute si registrano in Liguria (+1,2% per 2,1 miliardi), Piemonte (+3,3% per 6,7 miliardi) e Campania (+3,4% per 4,8 miliardi). Guardando ai dati in valore assoluto, la Lombardia vale il 20% del mercato complessivo dei beni durevoli con un giro d’affari di 15,7 miliardi (+3,8%), oltre il doppio rispetto a quelli del Lazio, secondo con 7,7 miliardi (+4,2%), e del Veneto, terzo con 7,3 miliardi (+5,1%). La spesa media per famiglia calcolata dall’Osservatorio Findomestic, giunto alla trentunesima edizione, è di 2.955 euro, in aumento del 3,8% rispetto al 2023. Il valore più elevato si registra in Piemonte con 3.601 euro; al secondo e terzo posto si collocano le famiglie di Valle d’Aosta e Lombardia rispettivamente con 3.558 e 3.536 euro. In coda alla graduatoria, invece, la Sardegna con 2.138 euro, preceduta dalla Sicilia con 2.142 euro e dalla Calabria con 2.150 euro.
Cronaca
Aumenta il consumo di crack in Italia: boom della “cocaina dei poveri” che dilaga con la povertà
Da un lato un aumento costante di quantità di sostanza sequestrata dalle forze dell’ordine, dall’altro il fenomeno è sempre più evidente agli operatori che lavorano con i tossicodipendenti. In Italia aumenta in maniera esponenziale il consumo di crack. Un boom della cosiddetta “cocaina dei poveri” che segue, di pari passo, la diffusione della povertà nel Paese. A spingerne la diffusione è soprattutto il fatto che costa molto meno di tante altre droghe: una dose di crack (che è sostanzialmente una miscela tra cocaina cloridrato e bicarbonato di sodio) può essere venduta anche a dosi da cinque euro nei vicoli attorno allo storico quartiere di Ballarò a Palermo, raggiungendo cifre intorno a 30 euro a dose nel nord Italia, dove circola sempre più nelle aree urbane più povere e tra gli indigenti delle metropoli.
Crack, i numeri della diffusione – Secondo i dati della Direzione centrale dei servizi antidroga (DCSA), come riporta LaPresse, dal 2019 a oggi c’è stato un raddoppio nei sequestri, da 6,9 chili a 14,8, con un aumento costante negli anni (nel 2021 6,9 chili, nel 2022 10,5). “Il dato già in pochi giorni è passato a 15”, spiega a LaPresse Salvatore Leotta, tenente colonnello della DCSA: “Non stiamo parlando di tonnellate ma c’è un maggior numero di sequestri che ovviamente corrisponde a un maggior consumo. Parliamo prevalentemente delle regioni del Meridione o delle aree urbane più povere. Non vogliamo creare allarmismo ma il raddoppio è comunque indice di qualcosa”. A questi dati corrisponde anche quanto nota chi si occupa di tossicodipendenze che sottolinea come l’uso di crack sia in aumento “da anni” in Italia, come spiega Leopoldo Grosso, presidente onorario del Gruppo Abele. Costa poco ma “crea una problematica compulsiva forte, non ci si ferma a una dose”, aggiunge Grosso: “La diffusione è in aumento ma quando i Sert lo registrano, vuol dire che il consumo già viaggia da anni”. “L’abuso di crack è sempre alto, ma è in aumento perché è un prodotto meno costoso della cocaina pura”, spiega Simona Pichini, direttrice reggente del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità: “È una miscela – sottolinea – che serve soltanto, una volta inalata, a liberare la cocaina base che arriva più velocemente al cervello con un’effetto immediato. Essendo meno costoso e con un effetto velocissimo, gli acquisti sono in aumento tra i consumatori più poveri”.
Le benzodiazepine e il Fentanyl – Tra i più poveri e chi vive per strada aumenta anche l’abuso di sostanze legali, come le benzodiazepine: “Sono la droga dei poverissimi, di chi ha pochissima possibilità di spesa. Con i migranti in strada, oggi, va alla grande il Rivotril. Queste benzodiazepine subentrano quando non si riescono a sostenere le spese di altre sostanze, oppure, come l’alcol, il cui abuso è sempre alto, vengono utilizzate per sedare ansie e problemi della vita di strada” spiega ancora Leopoldo Grosso. Le nuove benzodiazepine in Italia “conquistano” di più il mercato rispetto al Fentanyl, a differenza di quanto accade ad esempio negli Stati Uniti, ma l’allerta è alta anche sugli oppioidi. L’analgesico oppioide sintetico è comparso in Italia con un primo sequestro nel 2018, poi nel 2019 ce ne sono stati cinque, per un totale di 122 grammi. Altri due sequestri per anno sono avvenuti anche nel 2020, 2021, 2022 e 2023, secondo i dati della DCSA. “I numeri dei sequestri da soli sono piuttosto esigui ma i fenomeni vanno inquadrati. Se parliamo di Fentanyl non possiamo dire che non ci sia un’allerta alta” dice ancora Leotta della DCSA. . L’allerta alta trova conferma in ambito medico: “Ci sono stati solo 2 morti accertati da analoghi del Fentanyl negli ultimi anni” dice Pichini, “dal 2019 il sistema nazionale di allerta precoce sta lanciando molte allerte per servizi per tossicodipendenze, per comunità, per forze dell’ordine sul tema”.
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Mondo
Corea del Sud, aereo si schianta mentre atterra a Muan: 176 morti. “Soltanto 2 superstiti sui 181 passeggeri”. Ipotesi bird strike e maltempo
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Trenta partiti per trenta milioni: record di ammissioni per spartirsi la torta del 2 per mille. Dalla Stella Alpina alla Balena bianca, anche i senza-voti vogliono i soldi
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Cecilia Sala e l’allerta sugli italiani a Teheran 48 ore prima dell’arresto. Droni e missili: ecco perché l’iraniano teme l’ergastolo negli Usa
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - "Penso che la proposta di Renato Brunetta oggi sul Sole24ore vada ripresa, sostenuta, resa effettiva. Spero che opposizione e maggioranza possano convergere su un obiettivo minimo di umanità, civiltà, decenza. Chi ci sta?". Lo scrive sui social il senatore Pd, Filippo Sensi.
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - "La norma che le sorelle Meloni hanno voluto contro di me è illiberale. Per la prima volta in 70 anni di storia repubblicana il capo del governo esige una legge ad hoc contro un dirigente dell’opposizione. Non era mai accaduto prima. Stupisce il silenzio dei liberali". Lo scrive sui social Matteo Renzi.
Roma, 30 dic. (Adnkronos) - "Parlare si può parlare di tutto, ma oggi non si profilano le condizioni, mancano proprio i presupposti per procedere a un rimpasto". Lo dice Galeazzo Bignami, presidente del gruppo FdI alla Camera, al Corriere a proposito del pressing leghista perchè Matteo Salvini torni al Viminale. "Tutto si fa se è necessario, ma mi pare che gli attuali due ministri stiano lavorando più che bene. Piantedosi, peraltro, l’ha indicato il segretario della Lega".
"Salvini esprime una legittima ambizione. È stato assolto e può giustamente rivendicare di aver agito da ministro dell’Interno nel rispetto delle leggi. Anche noi siamo ben lieti di quella assoluzione, sulla quale avevamo pochi dubbi. Ma la squadra di governo si rivede se ci sono i presupposti. E non ci sono. Invece la stabilità che nessun altro esecutivo in Europa può vantare, va protetta. Già solo parlare di rimpasto non vorrei mettesse in discussione questa immagine unanimemente riconosciuta, per la prima volta dopo tanti anni, all’Italia".
Il pressing di Salvini non comporterà turbolenze nella maggioranza di governo? "No. Nella coalizione il clima è buono. Tutte le decisioni vengono assunte in piena condivisione. Si discute, ci si confronta. Non significa litigare. Se noi diciamo che non c’è l’esigenza di un rimpasto perché due ministri della Lega stanno lavorando bene, poi, che turbolenze possono esserci?".
Roma, 29 dic. (Adnkronos) - “Nel 1300, proprio in questa Basilica, Bonifacio VIII indisse il primo Giubileo con l’urgenza di aprire un tempo di perdono e di riscatto. Ma il Giubileo cattolico discende da una festività ebraica, durante la quale, in origine, venivano azzerati tutti i debiti economici con lo Stato, per favorire una più equa distribuzione delle ricchezze nella società (era verosimilmente una misura per smussare i conflitti sociali). Il giubileo nasce quindi come tempo di libertà e di riscatto per gli ultimi". Così la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, presente alla Cattedrale di San Giovanni in Laterano per l'apertura Porta Santa.
"Sono passati 8 secoli, ma l'urgenza di riscatto sociale rimane, perché viviamo in una società che amplia le distanze tra ricchi e poveri, con forme di disuguaglianza sempre più marcate. Troppe famiglie monoreddito, troppi lavoratori che, pur avendo un impiego, non riescono a coprire le spese essenziali".
"Eppure la legge di bilancio appena approvata, anziché di affrontare queste urgenze, destina 7,5 miliardi per le spese militari, 2 miliardi per il ponte sullo Stretto, mezzo milione per aumentare lo stipendio dei ministri e nulla per chi ha veramente bisogno. Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per aiutare chi è in difficoltà perché oggi più che mai serve un tempo di riscatto. Come ha detto ieri il cardinale Reina: 'Speriamo che questo Anno Santo possa davvero segnare un tempo di riscatto per chi è rimasto indietro”, e spetta a noi costruire una società più giusta'".
(Adnkronos) - Incidente in Corea del Sud dove un aereo Jeju Air, con a bordo 175 passeggeri e sei membri dell'equipaggio, si è schiantato oggi all'aeroporto internazionale di Muan.
Si ritiene che quasi tutte le 181 persone a bordo siano morte, ha riferito l'agenzia di stampa Yonhap, citando i vigili del fuoco. Due persone sono state tratte in salvo.
L'aereo è uscito di pista durante l'atterraggio e si è schiantato contro una recinzione all'aeroporto. Il volo Jeju Air stava tornando da Bangkok.
Per l'incidente si ipotizza un bird strike. I due sopravvissuti, un passeggero e un assistente di volo, sono stati trasportati in ospedale. Uno dei due, secondo un rapporto, ha scoperto del fumo proveniente da uno dei motori.
Diversi testimoni oculari a terra hanno anche riferito di aver visto fiamme provenienti da una delle turbine e di aver sentito diversi forti scoppi, ha riferito Yonhap. Sulla base dei primi riscontri, le autorità presumono che i piloti non siano riusciti a estendere il carrello di atterraggio a causa dell'impatto con uccelli che ha provocato l'incidente.
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "Inaugurato ad Abu Dhabi dal Ministro della Difesa Guido Crosetto il 7° Villaggio Italia, nell’ambito del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, giunto alla sua 31esima tappa e per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti insieme alla 'Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale' delle eccellenze italiane alla quale aderiscono, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, 11 Ministeri. Con questa tappa il Vespucci ha superato le 42 mila miglia marine, pari a due volte la lunghezza dell'equatore. Alla cerimonia inaugurale, condotta da Serena Autieri, era presente, tra gli altri, anche Sua Eccellenza Salem Al Jabri, Assistant Minister per gli Affari Militari e di Sicurezza in rappresentanza del Ministro degli Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti. Già ieri Sua Altezza lo Sceicco Ahmed Hamdan Al Nahyan Pres. Sailing and Rowing Federation aveva partecipato alla Welcome Ceremony". Lo comunica in una nota il ministero della Difesa.
Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, nel suo discorso ha sottolineato che: “Molto spesso il mezzo con cui l'Italia porta aiuto sono le Forze Armate, perché non abbiamo paura di essere i primi quando si tratta di fare una gara di solidarietà, così come non abbiamo avuto paura in questi anni di essere i primi nelle missioni internazionali, dove c'era bisogno di uomini e donne che assicurassero la pace. L'abbiamo fatto e lo facciamo anche quando è difficile farlo. Siamo orgogliosi di farlo, e siamo orgogliosi di farlo con gli amici, e gli Emirati lo sono stati in questi anni e lo saranno nei prossimi. Perché la pace non si fa da soli. La pace si fa allargando gli interlocutori che lottano ogni giorno per la pace. La pace si fa mettendo insieme comunità, storie diverse, idee diverse, religioni diverse che sanno affrontare le crisi di un'umanità sempre più complessa. Per questo è doppiamente importante ciò che ha fatto Nave Vespucci. Noi abbiamo portato in giro l'Italia, abbiamo portato in giro la bellezza italiana. Abbiamo legato in 42.000 miglia nautiche mondi diversi, nazioni diverse. L'abbiamo affrontato e ci siamo rivolti allora a tutti nello stesso modo, raccontando cosa siamo, cosa siamo da secoli, quali sono i nostri valori, la nostra cultura, che è una cultura di integrazione, che è una cultura di pace, che è una cultura di rispetto. Noi non siamo una nazione che si è mai rivolta a nessun popolo guardandolo dall'alto in basso. Noi ci rivolgiamo a qualunque persona, in qualunque luogo del mondo, guardando al nostro interlocutore con rispetto, lo stesso che diamo ai nostri amici, lo stesso che diamo alle nostre famiglie, lo stesso che diamo ai nostri connazionali. Questo ci hanno insegnato, questo presidiano le Forze Armate, oltre alla libertà, oltre alla difesa del nostro Paese, e questo ha trasmesso nave Vespucci attraverso il suo equipaggio, le sue donne e i suoi uomini, in questi quasi due anni di navigazione”.
"Atteso per domani al Villaggio Italia di Abu Dhabi, il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. Alla cerimonia odierna - prosegue il comunicato - sono intervenuti: il Ministro della Difesa Guido Crosetto; il Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Maria Tripodi; l’Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara; il Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio Aurelio De Carolis; Luca Andreoli, Amministratore Delegato di Difesa Servizi. Il Capitano di Vascello Giuseppe Lai, Comandante di Nave Amerigo Vespucci è intervenuto alla cerimonia insieme a una rappresentanza dell’equipaggio di Nave Vespucci".
Roma, 28 dic. (Adnkronos) - Nei primi tre mesi del 2025, le intenzioni d’acquisto degli italiani saranno all’insegna di una cautela (-1,5%) condizionata soprattutto dal settore della mobilità che vede sia le auto nuove (-19,4%) che le usate (-12,5%) con il freno a mano tirato. E' quanto emerge dall'Osservatorio mensile Findomestic, gruppo Bnp Paribas, anticipato dall'Adnkronos.
"Secondo le nostre ultime rilevazioni – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic - in un contesto che resta di preoccupazione, in cui da oltre 2 anni la maggioranza degli italiani guarda al futuro con pessimismo, si colgono alcuni segnali di miglioramento: diminuiscono dal 42% al 39% le famiglie che si dichiarano in una situazione "molto" o "abbastanza problematica e quanto meno sotto Natale è salita dal 26 al 33 la percentuale di chi ritiene che quello attuale sia un buon momento per fare acquisti".
La crescita delle intenzioni d’acquisto di infissi (+20%), grandi elettrodomestici (+17,6%), ristrutturazioni (+15,3%) e mobili (+11,2%) mette in evidenza come gli italiani continuino a progettare acquisti per rendere più efficiente la propria abitazione. "I bonus governativi in approvazione su mobili, infissi, ma anche elettrodomestici - sottolinea Bardazzi - certamente influenzano le intenzioni d’acquisto del settore casa che, fatta eccezione per gli infissi, soffrono nei segmenti più legati all’efficienza energetica: isolamento termico (-0,7%), impianti fotovoltaici (-3,7%) e pompe di calore (-4,7%)". Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, bene anche la telefonia (+9%), attrezzature per il fai da te (+5,1%), tablet (+4%), fotocamere (+2%) e Tv, mentre viaggi e vacanze (-0,9%) toccano uno dei punti più bassi dell’anno come già avvenuto lo scorso luglio. In negativo anche i piccoli elettrodomestici (-4,5%), Pc (-4,9%), attrezzature sportive (-5,4%), motoveicoli (-8%), le e-bike (-12,5%) e i monopattini elettrici (-19%).
A NATALE TRA I REGALI PIU' GETTONATI ABBIGLIAMENTO, LIBRI E MUSICA. L’Osservatorio di dicembre di Findomestic ha stilato una classifica dei regali più scelti dagli italiani quest’anno: su tutti articoli di abbigliamento e accessori (46% delle preferenze) seguiti da libri e musica (34%), cibo e gift card (30%). Più distanziati i trattamenti estetici, e la profumeria (19% di preferenze), giochi o videogiochi (15%) e i pacchetti benessere (10%). Gli articoli tecnologici sono stati preferiti dal 20% del campione, mentre nel 2022 era il 34%. "Anche in questo caso - aggiunge Bardazzi – la prudenza di consumatori particolarmente attenti al budget familiare ha influito sulle scelte d’acquisto: la spesa media dichiarata per i regali nel 2024 è stata di 308 euro, oltre 20 euro in meno rispetto al 2021".
NEL 2024 I BENI DUREVOLI CRESCIUTI PIU’ DEGLI ALTRI MERCATI. Tra i prodotti più venduti nel 2024 le friggitrici (+30.2%), i robot da cucina (+25.5%), le mini-aspirapolvere (+16,6%), le macchine per il caffè (+9%) e i prodotti per la cura dei capelli (+7.8%) e tra i grandi elettrodomestici ci sono anche lavastoviglie (+4.1%). Nel contesto di stagnazione pressoché generalizzata dei consumi fanno eccezione i beni durevoli, che crescono più degli altri mercati e chiuderanno il 2024 a quota +4,2%, raggiungendo il valore record di 78,33 miliardi secondo le stime dell’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic, realizzato dalla società di credito al consumo del Gruppo Bnp Paribas in collaborazione con Prometeia. La performance è trainata dal comparto mobilità, in espansione del 7,6% nonostante il raffreddamento dei prezzi: il fatturato toccherà i 45,2 miliardi soprattutto grazie all’incremento del 9,6% in valore delle auto usate. Il settore dei beni per la casa, invece, dopo la flessione del 2023, rimarrà sostanzialmente invariato (-0,1%), attestandosi a 33,1 miliardi con il rialzo del 6,5% dei piccoli elettrodomestici e il consolidamento dell’1,6% dei grandi elettrodomestici che fanno da contrappeso ai lievi cali previsti nei mobili (-0,2%) e nella telefonia (-0,6%) e alle perdite più consistenti nell’elettronica di consumo (-4,1%) e nell’information technology (-4,4%).
UMBRIA SCALATRICE, LOMBARDIA REGINA. Le regioni in cui si rilevano gli incrementi più marcati della spesa in durevoli sono Umbria (+6,6% per 1,3 miliardi totali), Valle d’Aosta (+6,4% per 200 milioni) e Abruzzo (+6% per 1,6 miliardi), mentre le crescite più contenute si registrano in Liguria (+1,2% per 2,1 miliardi), Piemonte (+3,3% per 6,7 miliardi) e Campania (+3,4% per 4,8 miliardi). Guardando ai dati in valore assoluto, la Lombardia vale il 20% del mercato complessivo dei beni durevoli con un giro d’affari di 15,7 miliardi (+3,8%), oltre il doppio rispetto a quelli del Lazio, secondo con 7,7 miliardi (+4,2%), e del Veneto, terzo con 7,3 miliardi (+5,1%). La spesa media per famiglia calcolata dall’Osservatorio Findomestic, giunto alla trentunesima edizione, è di 2.955 euro, in aumento del 3,8% rispetto al 2023. Il valore più elevato si registra in Piemonte con 3.601 euro; al secondo e terzo posto si collocano le famiglie di Valle d’Aosta e Lombardia rispettivamente con 3.558 e 3.536 euro. In coda alla graduatoria, invece, la Sardegna con 2.138 euro, preceduta dalla Sicilia con 2.142 euro e dalla Calabria con 2.150 euro.