Natale sarebbe la festa del Bambinello. Il bue, l’asinello, Giuseppe e Maria. Ma arriva quello di Hamas Hamas e sgozza nella culla il bambino. “Siamo molto incazzati, è un segnale per i Romani che ci occupano da tanti anni”. La luce, subito dopo, in cielo, non è affatto una cometa ma è il superbombardiere romano venuto a vendicare il bambinello. A fuoco la baracca coll’asino e col bue, e pure Maria e Giuseppe”. “Levatevi dai piedi, brutti selvaggi”è il messaggio stavolta. Poi arriva Erode, e ci mette del suo (anch’egli per nobilissimi motivi). E i Magi? Sono davanti al televisore a vedersi lo spettacolo, seguito dal dibattito epoi dal film di Natale. Perché, incredibilmente, è Natale anche se, ovviamente, non ci crede più nessuno.

***

Parlare di “politica”? Ok, ma parliamo al muro. Un po’ degli italiani sono tradizionalmente fascisti, bombardavano gli africani a gas tossici e ora che non si può fare più si limitano a lasciarli annegare in mare. Altri sono ancora civili, e fanno gran dibattiti su queste cose. La maggioranza si fa gli affari suoi ma naturamente in Sicilia (che ora comprende pure Milano e Roma) c’è pure una parte di mafiosi (in cravatta) che trafficano, fanno affari e ogni tanto fanno fuori qualcuno. O qualcuna, perché l’uomo è uomo e la donna deve stare sotto.

***

E noialtri? Noi, che siamo ancora qui a lottare su tutto questo, facciamo ciò che si deve. Ma lo facciamo divisi, con tante parole inutili, coi nostri soldatini valorosi ma i generali ognuno per conto suo. “Sempre la solita lastima”. Sì, vero. Ma c’è una forza grandissima, in questo spaparanzato paese, che potrebbe cambiar tutto se non fosse – colpevolmente – smemorata e divisa. Siamo di più dei fasciomafiosi, noi “buonisti”. Ma loro uniti dal potere e dai soldi, noi sparpagliati fra qualunquismi e capricci. Loro se ne ricordano benissimo, della loro storia, le accendono lumini dappertutto. Anche in paesi ininciviliti (Olanda, Italia, Svezia, un po’ d’America) i fascisti ormai sono al governo, o quasi.

***

Ormai, sembra male parlare delle ragazze e i ragazzi che hanno dato pezzi di vita all’antimafia (per esempio ai Siciliani), senza chiedere nulla e senza paura, isolati e ignorati come vecchi garibaldini o partigiani. E va bene: buon natale a noialtri, amiche e amici. Facciamo finta che natale ci sia ancora e andiamo avanti. Noi pochi, noi felici, noi banda di fratelli.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Sul clima gli italiani si mostrano molto preoccupati. Peccato non lo sia il governo

next
Articolo Successivo

Donne di destra, ovvero come si costruisce il consenso al familismo

next