Troppi cantieri e così i taxi dicono addio alle tariffe fisse da e verso gli aeroporti romani. Non si pagheranno più 31 euro per Campino e 50 per Fiumicino, dove il tetto massimo potrebbe schizzare in su di quasi il 50% lievitando a 73 euro. La decisione che si appresta a varare il Comune di Roma in accordo con i tassisti fa già discutere, anche perché il piano viene visto da più parti come un sostanziale anticipo della linea che verrà tenuta nel 2025, anno del Giubileo.
In sostanza, le poche corsie preferenziali e i lavori in corso in tutta la città hanno spinto i tassisti a chiedere la rimodulazione nel corso della Commissione consultiva istituita dal Campidoglio nel corso della quale si è discusso anche delle turnazioni per coprire in maniera più omogenea gli orari del servizio, così da evitare “buchi” in una città dai grandi flussi turistici. “La richiesta di sospensione della tariffa fissa dalle Mura Aureliane a Ciampino e viceversa ha trovato l’unanimità dei partecipanti e questo dovrebbe a tutti gli effetti portare al risultato auspicato – scrive Unione Radio Taxi d’Italia – Qualcuno ha chiesto di sospendere pure quella per l’aeroporto di Fiumicino, ma l’Amministrazione non è al momento in possesso di dati che possano assecondare tale richiesta”.
Su Fiumicino, infatti, pende il problema sollevato dai tassisti del numero di stalli, che sarebbe insufficiente per garantire la permanenza di tutte le vetture all’esterno dell’aeroporto. Ma è evidente che una soluzione verrà trovata e, in questo contesto, verrà ridiscusso l’aumento della tariffa, di cui si parlava già da mesi con un incremento a 60 euro. Ma la realtà è che potrebbe lievitare fino a 73 euro. Contrari alla decisione si sono già detti Italia Viva e +Europa, con i secondi che premono “a questo punto” per una liberalizzazione del settore: “Come minimo, dovrebbero essere messi tutti sullo stesso piano: taxi, uber e le altre piattaforme ed Ncc – dice il segretario Riccardo Magi – E magari con un po’ di concorrenza alla fine ci sarebbe un servizio migliore con tariffe pari a quelle attuali”.