“Un movimento i cui leader e fondatori cadono come martiri per la dignità del nostro popolo e della nostra nazione non sarà mai sconfitto”, ma diventerà “più forte e determinato”. Lo ha detto il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in un discorso televisivo dopo l’uccisione del suo numero due, Saleh al-Arouri, in un raid a Beirut attribuito a Israele. “Riteniamo che l’assassinio, compiuto dall’occupante sionista, del nostro fratello e importante leader nazionale, Saleh al-Arouri, e dei suoi fratelli, leader del movimento, sul territorio libanese, costituisca un atto terroristico in tutti i suoi aspetti e una violazione della sovranità del Libano“, ha aggiunto.