Dal suo arrivo, POCO si è sempre distinta per i suoi telefoni dall’eccellente rapporto qualità/prezzo con i quali, finalmente, si sta facendo decisamente un nome anche in terra nostrana. Abbiamo strapazzato per 2 settimane il POCO F5 Pro nella sua versione da 12 GB di RAM e 256 GB di memoria interna e possiamo già anticipare che il brand cinese ha colpito ancora una volta il centro del bersaglio.

Confezione e design
Aperta la confezione del POCO F5 Pro troviamo tutto il necessario per l’utilizzo: cavo usb-usb c, carica batterie da 67 W e una cover in silicone trasparente davvero apprezzata visto il piacevole design del telefono nella sua colorazione – nel nostro caso – bianca.

Dimensioni: 162 mm di altezza x 75 mm di larghezza e 8 mm di profondità, dal peso di 204 grammi, il POCO F5 Pro restituisce un buon senso di robustezza e non risulta troppo pesante da tenere in mano.

Una rapida panoramica sull’esterno: abbiamo accensione e tasti volume tutti sul lato destro, parte sinistra totalmente vuota, altoparlante stereo, presa tipo C e slot per la sim nella parte inferiore e secondo altoparlante in alto. Grande assente nella versione Pro il jack 3.5, presente invece nel POCO F5 normale, cosa eventualmente da tenere presente a seconda dell’utilizzo.

Spostandoci nella parte posteriore dello smartphone troviamo l’elegante comparto camere composto dalla principale, una 64 MP, la ultra-grandangolare da 8 MP (f/2.2, 120°) e la solita macro da 2 MP. Chiude il comparto fotografico la fotocamera anteriore da 16 MP.

Display e software
Il display di questo POCO F5 Pro è forse la cosa che ci ha stupito maggiormente del pacchetto: un Flow AMOLED WQHD+ da 6,67’’, 500 nit di luminosità che arriva a 1400 di picco e 120 Hz di refresh rate. A protezione il solito Gorilla Glass 5 e una classificazione IP53 contro polvere e schizzi.

Sul dispositivo è in esecuzione Android 13 con patch aggiornate, al momento della nostra prova, al primo luglio 2023 e UI MIUI versione 14.0.7 che fa sempre il suo lavoro, ma sarebbe ora di una decisa svecchiata.

Prestazioni
Come anticipato in apertura, abbiamo provato per un paio settimane il dispositivo di POCO e si è comportato davvero bene, grazie al system on chip Snapdragon 8+ Gen1 di Qualcomm, chip che equipaggiava gli smartphone di fascia alta e premium dello scorso inverno.

Dopo una giornata stressante, torchiato sotto il solito Genshin Impact e l’appena uscito Captain Tsubasa ACE, è rimasto con circa il 20/15% di batteria disponibile e scaldandosi molto meno del previsto, non male calcolando che si ricarica completamente in neanche mezz’oretta tramite cavo (un po’ di più ovviamente nel caso decidessimo di usare la ricarica wireless, a 30W) e che non stiamo parlando di un telefono prettamente creato per il gaming.

La fotocamera principale fa il suo bel lavoro, sia in condizioni ottimali di luminosità sia per quanto riguarda il miglioramento d’immagine in notturna, ma passando all’ultra-grandangolare i limiti cominciano a vedersi tutti appena la luce naturale comincia a calare. Non è un cameraphone, insomma, ma scatta ottime foto per la sua fascia di prezzo.

POCO F5 Pro si piazza prepotentemente tra i top dei medi gamma ed è un acquisto del quale non vi pentirete, soprattutto all’attuale prezzo, su store ufficiale italiano, di 459,90 euro nella versione da noi testata, la 12+256 GB.

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