Un giovane di 24 anni è stato arrestato per strage – reato che non contempla il tentativo, a differenza dell’omicidio – e attentato alla sicurezza dei trasporti, dopo aver teso un cavo d’acciaio ad altezza d’uomo in viale Toscana, a Milano, nella notte tra il 3 e il 4 gennaio. L’episodio è stato segnalato da un uomo che ha visto l’azione in prima persona e, riconoscendo il pericolo, ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti, hanno bloccato il giovane che ha ammesso la sua responsabilità. Gli altri due ragazzi complici invece sono riusciti a fuggire e far perdere le loro tracce, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera: “Se ne sono andati ridendo e scherzando” ha raccontato il testimone ai carabinieri che hanno trovato l’arrestato a 600 metri di distanza, in viale Sabotino. L’uomo, A. B. ha confessato una volta che ha visto il cavo, di quelli normalmente usati nei cantieri, di cui non è riuscito a spiegare la provenienza e che gli è costato anche l’accusa di di ricettazione.
Secondo le prime informazioni, il 24 enne, interrogato nella notte si sarebbe giustificato parlando di “gioco” e di “bravata“. Non devono averla pensata così i magistrati che ne hanno disposto l’arresto e il trasferimento nel carcere di San Vittore. Sono in corso le indagini per rintracciare gli altri due ragazzi, anche con il sostegno delle telecamere di sicurezza presenti nella zona.