È iniziata con dei fiori recapitati anonimamente a casa, poi acquisti e attivazioni di servizi online a suo nome, registrazioni a siti pornografici, e con alcune mail dal contenuto minatorio come “La tua fine è vicina” e “Pensati morta” la vicenda persecutoria che riguarda una giovane donna di Roma.
Le indagini sono partite da una denuncia alla polizia postale di Roma da parte della giovane, allarmata da questi episodi tanto da cambiare le proprie abitudini di vita, rivolgersi ad uno sportello di sostegno psicologico. Le indagini iniziali non hanno permesso di identificare l’autore dei gesti che, tra le altre cose utilizzava una Vpn rumena mentre gli acquisti venivano fatti con pagamenti esteri che garantivano l’anonimato.
La svolta nelle indagini è arrivata qualche giorno prima di Capodanno, quando la donna ha denunciato l’ultimo episodio: l’acquisto di un anello di diamanti che poi le è stato recapitato a casa la sera del 28 dicembre. Questo ha permesso alla polizia postale di risalire al presunto responsabile, un romano di 31 anni, ex collega della donna, con precedenti penali per violenza e detenzione abusiva di armi.
La polizia ha voluto sottolineare l’efficacia della nuova normativa in materia di codice rosso, che “ha consentito di procedere al previsto arresto in flagranza differita, grazie alle prove raccolte sull’ultimo atto persecutorio denunciato”. L’uomo è stato arrestato e il gip ha disposto gli arresti domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico. La polizia ha sottolineato anche l’importanza di denunciare: “Bisogna sempre trovare il coraggio di rivolgersi alle competenti autorità per chiedere il necessario supporto personale e psicologico, al fine di scongiurare rischi più grandi per la propria incolumità”.