Da solo, al freddo e con gli squali. Si potrebbe riassumere così la disavventura di un uomo che è accidentalmente caduto a largo oceano delle coste neozelandesi, a seguito di una battuta di pesca in solitaria, nella giornata di martedì. Il disperso, come riferito dalla BBC, ha detto di essere stato ‘annusato’ da diversi squali che, per sua fortuna, non gli hanno prestato particolare attenzione. Dopo quasi 24 ore trascorse nelle gelide acque, il destino dell’uomo pareva essere segnato.
A trarlo in salvo è stato il suo orologio. Notato un ‘inusuale’ riflesso, tre pescatori si sono avvicinati al luccichio, trovando e portando al sicuro l’uomo. “Ha sopportato una notte fredda nell’oceano, troppo esausto per continuare a nuotare“, hanno riferito le autorità locali, che hanno sottolineato il tentativo del naufrago di nuotare fino alle Isole Alderman, a circa 55 km al largo della costa orientale dell’Isola del Nord. Sforzo che è risultato vano a causa delle forti correnti.
Il ‘disperso pescatore’ è stato immediatamente portato nella vicina città di Whangamata, dove è stato attenzionato per ipotermia. “È un assoluto miracolo che il pescatore sia ancora vivo dopo l’incidente“, ha commentato la polizia. “Senza l’intervento tempestivo dei tre uomini che lo hanno recuperato, l’esito sarebbe stato sicuramente tragico. I barcaioli hanno fatto un lavoro assolutamente eccezionale e senza dubbio hanno salvato la vita di quest’uomo”, hanno aggiunto.