Due donne uccise a distanza di mezz’ora in due case diverse. È successo a Naro, in provincia di Agrigento, nella notte tra il 4 e il 5 gennaio. Sono i primi due femminicidi del 2024 in Sicilia. Le vittime sono Maria Russ, 54 anni, e Delia Zarniscu, di 58 anni. Entrambe sono di nazionalità rumena e vivevano da anni nel paese al centro della Sicilia. Russ è stata bruciata dal suo omicida dopo essere stata picchiata, mentre Zarniscu, probabilmente uccisa per prima, è stata massacrata con colpi alla testa inferti con oggetti di grandi dimensioni. Per il duplice omicidio sono sospettati due connazionali, sentiti per tutta la giornata nella caserma dei carabinieri dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella. Uno dei due in serata è stato indagato per duplice omicidio e vilipendio di cadavere.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Delia Zarniscu è stata uccisa nella sua abitazione di via Vinci dove probabilmente le due vittime e i loro assassini stavano festeggiando. Secondo il medico legale fra le 2.30 e le 3.30 di notte. Poi la ferocia si è accanita su Maria Russ al piano terra di vicolo Avenia, a duecento metri di distanza sempre nel quartiere di Sant’Erasmo dove vive la comunità rumena di Naro. A dare l’allarme sono stati i vicini vedendo le fiamme uscire dall’abitazione. I vigili del fuoco l’hanno trovata a terra sfigurata dalle ustioni.
Chi ha visto la scena parla di immagini agghiaccianti. “Ferocia inaudita“, confermano gli inquirenti. Scene di orrore e disperazione anche davanti all’abitazione di Maria Russ, la donna trovata carbonizzata: la figlia è stata allontanata dal luogo del delitto. Tutta l’area è stata isolata e interdetta alla circolazione per consentire i rilievi dei carabinieri del Ris arrivati da Messina. “Mio marito mi ha detto che mia madre era stata uccisa – dice la figlia Marcela Russ – Io non sono riuscita ad entrare, ho visto dalla finestra mia madre carbonizzata e mi sono sentita male. Non aveva litigato con nessuno, neanche sapevo che conoscesse l’altra donna uccisa”.