L’inizio del nuovo anno è un momento sempre molto atteso. Tra promesse ed obiettivi da stilare, c’è una questione che riguarda tutti in prima persona. Sì, stiamo parlando dei ponti estivi. Calendario in mano, possiamo dire con certezza che la situazione legata a delle possibili “ferie combinabili” è simile rispetto a quella del 2023, anche se con qualche novità interessante. Partendo da ciò che ci è più vicino, iniziamo con un contesto che potrebbe agevolare veramente poche persone. Capodanno cade di lunedì e l’Epifania, il 6 gennaio, è un sabato. Spostandoci a marzo, Pasqua e Pasquetta, rispettivamente il 31 marzo ed il primo di aprile, cadono anch’esse nel weekend. La situazione inizia a farsi interessante a partire dalla Festa della Liberazione (il 25 aprile); arrivando di giovedì si potrebbe pensare di prendere un giorno di ferie per fare quattro giorni di vacanza. Una soluzione non da scartare.
Il primo maggio sarà invece di mercoledì e, a meno di abbondanti ROL feriali da consumare, è difficile pensare a cinque giorni “lontani dal proprio posto di lavoro”. Anche la Festa della Repubblica non strizza l’occhio allo svago, infatti sarà di domenica. Per fare progetti più elaborati sarà necessario ragionare direttamente sull’estate, con Ferragosto (il 15) che cade di giovedì, regalando quindi uno spiraglio per partire alla volta di qualche destinazione desiderata. La festività successiva è quella Ognissanti, del primo novembre 2024, che cadrà di venerdì. Per concludere l’annata, l’8 dicembre, la giornata dell’Immacolata sarà di domenica, quindi i discorsi di vacanza dovranno essere trasferiti al 25 e al 26 di dicembre, in cui si potrà stare a casa fino al 29. Per ricapitolare: approfittando delle feste previste nel 2024, molti lavoratori avranno la possibilità di trascorrere 24 giorni in vacanza, prendendone soltanto cinque di ferie.