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Il tredicenne Willis Gibson è il primo umano a finire “Tetris”: prima c’era riuscita solo l’Intelligenza Artificiale

Il ragazzo ha trasmesso tutto in diretta, ed allo scoccare del 38esimo minuto di live, è riuscito a compiere ciò che fino a quel momento era considerato da tutti inimmaginabile

L’età, a volte, è solamente un numero. Nel lontano 1989 è stata rilasciata la versione Nintendo del Tetris, e nessuno era mai riuscito a battere il sistema prima d’ora, se non fosse per un ragazzino di solamente 13 anni, Willis Gibson. L’americano è riuscito nell’impresa che nessun umano era stato di in grado di compiere prima d’ora. Pensate che solamente l’Intelligenza Artificiale aveva scardinato la (quasi) impossibilità del gioco.

Dove sta la difficoltà? Arrivati a livelli sempre più elevati, il sistema fa cadere dei cubi a velocità sempre più elevate, fino al punto che diventa ‘impossibile’ continuare. Gli sviluppatori erano convinti di mantenere la noema di ‘imbattibili’, anche se non hanno probabilmente fatto i conti con un escamotage. Più i punteggi ottenuti dai giocatori sono alti e più aumentano le probabilità di far crashare il gioco. Come è successo a Willis, per intenderci.

L’impresa è stata documentata dalla stesso Gibson sul proprio canale YouTube, dove si fa chiamare con lo pseudonimo Blue Scuti. Il ragazzo ha trasmesso tutto in diretta, ed allo scoccare del 38esimo minuto di live, è riuscito a compiere ciò che fino a quel momento era considerato da tutti inimmaginabile. Arrivato al livello 157, lo statunitense ha ottenuto un ‘kill screen’ che mandato in ‘tilt’ il gioco, consegnandoli la vittoria. “Devi arrivare lontano quanto i programmatori che hanno sviluppato il gioco – ha detto Willis – che non avrebbero mai immaginato che qualcuno potesse arrivare a quel punto. Il gioco inizia a non funzionare e alla fine semplicemente si ferma”.